Intelligenza Artificiale

Square

L’altra sera stavo guardando RAI Scuola che parlava di Intelligenza Artificiale. Le molteplici attività svolte in questa materia hanno sempre sorpreso tutti: quando si parla di riconoscimento facciale, grazie ai big data, si può ricostruire l’identità di una persona partendo da una foto parziale o sfocata, si può costruire un discorso con una voce che sembra umana e dei pensieri che sembrano far riferimento ad affetti e comportamenti umani. Si dice anche che chiedendo alla macchina quale fosse il suo piacere maggiore, lei a volte risponde “passare il tempo con la famiglia!” pur non avendone mai avuto una. Evidentemente è la risposta più utilizzata da noi umani.

La presentatrice però si chiedeva come mai la macchina non riusciva ad isolare un oggetto (un lampione, un’auto o una moto) all’interno di un ambiente vario come una piazza o una strada.

Nessuno le ha detto che la linea, che nasce dalla fantasia umana, non appartiene né agli animali, né alle macchine. Quella linea che è limite, confine e definizione di ogni oggetto visto, è una capacità esclusiva dell’essere umano.