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LE PUBBLICAZIONI DI "SEGNALAZIONI" ADESSO INTERROTTE PER CAUSE DI FORZA  MAGGIORE SARANNO RIPRESE APPENA POSSIBILE LEGGI QUI DI SEGUITO «Reazione, pulsione, vitalità, creazione, esistenza, tempo, capacità di immaginare. Forza, movimento, suono, memoria, certezza che esiste un seno. Percezione cosciente, fantasia, linea, senso, volto» Massimo Fagioli sul n. 27/2016 di LEFT «Una lotta, senza armi, soltanto rivoluzione del pensiero e parola» Massimo Fagioli sul n°49/2008 di LEFT «Una posizione personale di realizzazione umana completa nel senso di vivere una disponibilità per gli altri senza secondi fini di vantaggi materiali o di vantaggi psicologici». Massimo Fagioli, Istinto di morte e conoscenza, L’Asino d’oro edizioni, Roma 2010, pag.248 «Troppo difficile per loro la comprensione della dialettica, troppo pesante il conflitto di sentirsi cattivi nel momento del rifiuto.Troppo lontano, da loro, l’interesse per gli altri, troppo povero l’amore per volere una realtà degli uomini diversa dall’attuale». Massimo Fagioli, Premessa alla quinta edizione di Istinto di morte e conoscenza, L’Asino d’oro edizioni, Roma 2010, pag.43 «Origine materiale. Facile a dirsi. Poi, andando a fondo, si scopre che è difficile, difficilissimo nonostante più di 100 anni di materialismo storico ateo, più di 200 dall'illuminismo ugualmente ateo. È che accettare realmente, nell'inconscio, come realizzazione psichica profonda, e non soltanto come sbandieramento di un concetto astratto o come dovere di coerenza cosciente, l'origine materiale, innanzitutto la propria, significa subito accettare la fine di questa propria realtà materiale. Significa cioè rinunciare all'idea di eternità, spiritello maligno nascosto nella mente di tante persone. Tutti vogliono restare, nessuno sa accettare di andarsene dopo essere stato ed aver fatto. L'annullamento della nascita, della prima e fondamentale separazione, conduce poi a non fare e non accettare più separazioni mai e da nessuno. Conduce a vivere come se il tempo non passasse, come se si fosse sempre nello stato di prima. Ogni novità, personale, sociale, storica, culturale, viene continuamente annullata. Perché la novità mette in crisi lo status, la norma, e lo rende passato. Lo mette da parte. E si scatena il conflitto e la lotta tra il nuovo e coloro che non sanno modificarsi. Coloro che non riescono ad aprirsi ad una recettività per rapportarsi a quanto prima non c'era. L'uomo che non ha scoperto la nascita non riesce ad accettare nessuna nascita, resta sempre conservatore, reazionario, ovvero reagisce con l'annullamento di fronte ad ogni nuovo che compare. Non accetta neppure i propri nati, li distrugge, li fa impazzire». Massimo Fagioli, in Bambino… [Leggi l'articolo]

● CON IL NUOVO ANNO "ACCADEMICO" CHE SI STA PER APRIRE NELLA PROSSIMA SETTIMANA "SEGNALAZIONI" CONFERMA CHE C'È, E DUNQUE CONTINUERÀ AD ESISTERE... E SPERIAMO A CRESCERE "SENZA TREGUE". C'È E CI SARÀ, ANCHE SE FORSE SPESSO POVERA ED ESSENZIALE: SPESSO MA CI AFFIDEREMO DUNQUE ALLA CLEMENZA E ALL'AFFETTO DEI LETTORI. MA RESTIAMO CONVINTI CHE LA CERTEZZA DELLA PRESENZA PERIODICA DI QUESTA ORMAI STORICA NOSTRA TESTATA DI "SEGNALAZIONI" SIA DIVENTATA DI QUESTI TEMPI DAVVERO NON FELICI ANCORA PIÙ INDISPENSABILE DI SOLO POCO FA.. ● OLTRE ALLA RASSEGNA DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA CONTINEREMO A PROPORRE, CON "AVANCES", CONTRIBUTI ORIGINALI PERSONALI E/O COLLETTIVI A "SEGNALAZIONI" SONO E SARANNO SEMPRE FAVOREVOLMENTE ATTESI E LETTI DALLA REDAZIONE ED EVENTUALMENTE PUBBLICATI E/O PROPOSTI E PROMOSSI PER UNA LORO PIÙ AMPLIA DIFFUSIONE. ● CONTINUEREMO NATURALMENTE ANCHE A COMPORRE E PUBBLICARE I NOSTRI "REPRINT" GIÀ ACCOLTI CON MOLTO FAVORE DAL PUBBLICO E COME PERIL PASSATO TRATTI DALL'AMPLISSIMA COLLEZIONE DI MATERIALI STORICI DELLA ANALISI COLLETTIVA CHE NEI DECENNI ABBIAMO CON TESTARDAGGINE RACCOLTO E CONSERVATI NEI NOSTRI ARCHIVI PERCHÈ CERTI DELL'IMPORTANZA ENORME CHE ESSI INEVITABILMENTE AVRANNO PER GLI STUDIOSI IN FUTURO ● ASPETTIAMO DUNQUE LE VOSTRE OPINIONI POSSIBILMENTE IN FORMA NON ANONIMA: «CHE CENTO FIORI SBOCCINO, CHE CENTO SCUOLE CONTENDANO»: È A TUTT'OGGI UNA DELLE POCHISSIME MASSIME MAOISTA E MARXISTA ALLE QUALI SEGUENDO ANCORA UN LONTANO SUGGERIMENTO DI MASSIMO FAGIOLI PENSIAMO DI POTERCI ANCORA RIFERIRE CON  QUALCHE UTILITÀ ● QUALCUNO FORSE CI GUARDA (FORSE CON "MALOCCHIO"?) E DICE CHE LA NOSTRA È SOLO "TIGNA" UN PO' PATETICA DI POVERI SOPRAVVISSUTI.... NOI INVECE PREFERIAMO PENSARE CHE STIAMO SEMPLICEMENTE PROSEGUENDO CON UN PO' DI CORAGGIO - ANCHE PERSONALE E PRIVATO - IN UNA STRAORDINARIA RICERCA COLLETTIVA - CERTAMENTE NON TERMINATA E, ALLE VISTE, NEPPURE TERMINABILE - ALLA QUALE ABBIAMO PRESO PARTE INTERAMENTE E CON TUTTI NOI STESSI, CHE PER NOI E PER TANTI HA AVUTO INZIO BEN PIÙ DI QUARANTA ANNI FA. «LA STORIA DELL'UOMO»... NOI PREFERIAMO CHIAMARLA RESISTENZA...CIOÈ «ESSERE NONOSTANTE»STIAMOANCORA TENTANDODI RECUPERARE L'INTEGRITÀ DELLE FORZE CHE CI SERVONO PER TUTTO QUESTO..MA TU CHE PENSI? CAMMINEREMO INSIEME? quando vuoi PUOI SCRIVERCI QUI segnalazioni.box@gmail.com https://segnalazioni.blogspot.com/2019/08/con-il-nuovo-anno-accademico-che-si-sta.html [Leggi l'articolo]

il manifesto 2.8.19Canfora: «Serve una vera socialdemocrazia, solo così la sinistra tornerà rivoluzionaria»Lo storico comunista. «Pd paralizzato, chi non vuole fare l’eremita riprenda l’insegnamento di Brandt, sarà una scelta radicale». «Saragat e Tanassi? No, era il nome del partito di Lenin La giustizia sociale resta una parola d’ordine fortissima Per De Rita non c’è più la spinta vitale? Ora la lotta è impari», «La politica di Di Maio è stato un bluff, il duro ha fallito tutte le promesse. Su fisco e giustizia solo sceneggiate da campagna elettorale. L’autonomia? Disgusta il sì dei dem»intervista di Daniela Preziosi «Non stanno governando per nulla. Un fallimento». Se al professore Luciano Canfora – filologo, storico, comunista «senza partito» – si chiede del governo, si riceve una risposta senza attenuanti. «La politica sociale di Di Maio è stato un bluff, conati rovinosi. I navigator, non ne parliamo. L’altro, il duro, ha promesso di rimpatriare 600mila persone, clandestini, e naturalmente non l’ha fatto; ha deciso di chiudere i porti come del resto voleva già Minniti; ha fatto un po’ di braccio di ferro per lo più perdendo, sia con l’ottima Rackete, sia nel caso della nave Diciotti, da ultimo con la Gregoretti. Nel frattempo, com’è giusto, tantissimi sbarcano su barchette di fortuna. Sul versante fiscale, che è un topos, per ora solo parole vane. Ne parlano, litigano e accantonano l’argomento. Così sulla giustizia, una sceneggiata». Professore, non hanno combinato proprio niente? Non è accaduto nulla. La conflittualità perenne, ostentata, è uno scenario elettorale per entrambi. Sanno che la legislatura non finirà finché non si matura la pensione per i parlamentari. Non è una malignità, è senso comune. I deputati dei 5 stelle non torneranno mai più, perché avranno un bruttissimo esito elettorale e anche perché stanno tentando di ridurre gli eletti. Fino a quel momento la legislatura durerà, quindi si preparano alla campagna elettorale subito successiva, dicendo di fare, al governo, ognuno dei due quello che ritiene utile in vista del voto. È un quadro realistico, non malizioso o ostile. Con danni per tutti noi che è inutile sottolineare. Le sinistre hanno regalato voti ai 5 stelle ma anche alla Lega. Un travaso contro natura? Non credo. Quanti disoccupati disperati weimariani votarono per il fuhrer piantando il partito comunista tedesco? Tantissimi. Piuttosto il vero travaso è stato di chi votava a sinistra e nel marzo del 18 ha votato 5 stelle. È stato l’errore strategico,… [Leggi l'articolo]

SEGNALAZIONI È IN CORSO DI AGGIORNAMENTO A SEGUIRE - CON UN CLIC QUI - TROVI ANCHE TUTTI I CONTENUTI SCELTI DA “SEGNALAZIONI” NEI GIORNI PRECEDENTI NEL TEMPO DI UNA PERTINACE RESISTENZA: Sergej Rachmaninoff - Piano Concerto No. 2 from SEGNALAZIONI.BOX on Vimeo. Hélène Grimaud e l'Orchestra sinfonica di Luzern diretta da Claudio Abbado TORNA A "SEGNALAZIONI" ▲ m QUELLO CHE SEGUE È L'INDICE DEGLI ARGOMENTI FIN QUI DISPONIBILI NELLA SEZIONE «REPRINT». LO TROVI TUTTI I GIORNI QUI DI SEGUITO INSIEME ALLA RASSEGNA STAMPA INDIPENDENTE DI "SEGNALAZIONI" CON I "REPRINT" PIÙ RECENTI O AL MOMENTO PIÙ SIGNIFICATIVI: PER L'INDICE CLICCA QUI «I REPRINT»! DAL MOMENTO CHE COME CONSEGUENZA DEL LAVORO FATTO IN PASSATO POSSIAMO CONTARE SU UN NOSTRO ARCHIVIO DI CONTENUTI SEDIMENTATOSI IN PIÙ DI DICIOTTO ANNI DI RICERCA, FACENDO BASE SU QUESTO PATRIMONIO «I REPRINT» SONO PROPOSTI E PUBBLICATI NON QUOTIDIANAMENTE O CON UNA PERIODICITÀ PREFISSATA, MA OGNI VOLTA CHE LA RASSEGNA DELLA STAMPA QUOTIDIANA O LE SEGNALAZIONI, I SUGGERIMENTI O LE RICHIESTE DEI LETTORI CE NE PROPONGONO L'ESIGENZA: ASPETTIAMO I VOSTRI CONTRIBUTI (SCRIVETECI QUI). «AVANCES DI SEGNALAZIONI» ESISTE INVECE PER GARANTIRE SPAZIO DI LIBERO INTERVENTO A CONTRIBUTI ORIGINALI EVENTUALI DEI LETTORI: MANDATE LE VOSTRE PROPOSTE CON UNA E MAIL INDIRIZZATA QUI. ● I «MOSTRI»: LE GENERAZIONI MITOLOGICHE m ● LE «QUATTRO PIAGHE»: IL «NULLA EBRAICO», IL «PECCATO ORIGINALE», IL «MALE RADICALE» DI KANT, L’ANIMALITÀ DEL «LOGOS».
 m ● IL VELENO NAZISTA DI HEIDEGGER
 m ● LA RIVOLTA FALLITA DI NIETZSCHE  m ● IL CORAGGIO E LA FANTASIA DI GRAMSCI ● LO SPIRITUALISMO MASCHERATO DI SPINOZA: UN DIO ANCORA PIÙ ONNIPOTENTE E INAFFRONTABILE ● LA MENZOGNA SEDICENTE “ULTRASINISTRA” DI UNA CONTINUITÀ DI SPINOZA CON MATERIALISMO E MARXISMO ● L’INVIDIA DI BELLOCCHIO PER BERTOLUCCI ● MASSIMO FAGIOLI A PARTIRE DAL CONVEGNO SUL “CASO ERICA” DEL 2002  AFFONDA LA SFIDA CON LA CULTURA DISUMANA FRANCO - ITALIANA CHE TENTA DI AFFONDARE QUALSIASI POSSIBILITÀ DELL’ESISTENZA DI UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA IN ITALIA E IN EUROPA ● FOUCAULT E TONI NEGRI, ALTHUSSER ● GIORDANO BRUNO, ARISTOTELE E LA RICERCA DI MARIO VEGETTI ● LE ANTICHISSIMA MITOLOGIE DELLA TRADIZIONE CHE FONDANO IL METRO EPICO CON GILGASMESH VIII E CON IL RAMAYANA, SONO OGGI FINALMENTE DISPONIBILI INTEGRALMENTE AGLI STUDIOSI L'EPOPEA (O PIÙ SEMPLICEMENTE "IL GILGAMESH") È ANTERIORE AI VEDA INDIANI (1500 A.C.). LE PRIME REDAZIONI SUMERICHE DEL POEMA SONO FATTE RISALIRE AD OLTRE IL 2000 A.C. DOCUMENTI SU GILGAMESH SONO STATI RINVENUTI PIÙ O MENO OVUNQUE IN… [Leggi l'articolo]

SIMONA MAGGIORELLI DIRETTORE DI LEFT INTERVISTATA A TG3 LINEA NOTTE DA MAURIZIO MANNONI MARTEDI 28 MAGGIO 2019 [Leggi l'articolo]

«OSARE PENSARE!!:»  È DUNQUE ADESSO ORMAI DEFINITIVAMENTE DIMOSTRATO CHE CON I CATTOCOMUNISTI SI PERDE SEMPRE E COMUNQUE E CHE LA SINISTRA, SE CONTINUA AD AVER PAURA DI DISPICERE A PAPI PRETI E AD OGNI RAZZA DI CLERICALI E BACIAPILE, E NON DICHIARANDO INVECE SEMPRE APERTAMENTE LA PROPRIA IDENTITÀ CULTURALE  SCHIETTAMENTE E APERTAMENTE ATEISTICA MA ANZI QUASI NASCONDENDOLA COME SE LA SI CONSIDEDERASSE UNA DIFFERENZA DA POCO, O ADDIRITTURA QUASI VERGOGNANDOSENE O COME SPAVENTATI DALLA PROPRIA STESSA EMPIETÀ, PROPRIO PER QUESTA VIA, LA SINISTRA - PRIVATASI DI QUELLA CHE È SEMPRE STATA, INSIEME ALL'IDEA DI EGUAGLIANZA, LA PROPRIA CONNOTAZIONE IDENTITARIA PIÙ FORTE - RISCHIA DAVVERO DI SCOMPARIRE E PER SEMPRE LASCIANDO A BERGOGLIO E AI PRETI IL DOMINIO DEI TEMI DELLA GIUSTIZIA E DELLA EGUAGLIANZA E DUNQUE, TUTTI, IN BALIA DELLA ALIENAZIONE RELIGIOSA!   QUINDI CON I PRETI E TUTTI I LORO   ACCOLITI DAVVERO MAI PIÙ! [Leggi l'articolo]

IN DIRETTA DA PALAZZO MERULANA IN ROMA

● OGGI 25 MAGGIO HA INIZIO L’INCONTRO SUL TEMA  “NEGAZIONE DELLA NATURALE SOCIALITÀ UMANA: IL NEOLIBERISMO” UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE [Leggi l'articolo]

FIRENZE ANTIFASCISTA SEGUI GLI AGGIORNAMENTI DI "SEGNALAZIONI" LUNEDI 20 MAGGIO ORE 20:30 LA RASSEGNA DELLA STAMPA DI OGGI È ADESSO DISPONIBILE QUI DI SEGUITO  Lampedusa Il pm fa sbarcare i migranti Il capo leghista smentito in tv Il leghista perde la testa: “Lo denuncio”. Di Maio: “Magistrati indipendenti dal governo”. Il capo della Lega ripeteva a Giletti su La7 che nessuno sarebbe sceso a terra, il conduttore gli ha letto l’Ansa che diceva che il procuratore di Agrigento aveva ordinato il sequestro della nave Sea Watch 3 e lo sbarco dei migranti. Lui ha perso le staffe: “È il magistrato che mi ha incriminato, andrò fino in fondo” SALVINI from SEGNALAZIONI.BOX on Vimeo.

FUORI MATTEO SALVINI DA FIRENZE! Ringraziamo di cuore le compagne e i compagni di Iam (Iniziativa antagonista metropolitana), del Cua, (Collettivo universitario autonomo), del Cas, (Collettivo antagonista studentesco) e del Collettivo femministe Spine nel fianco. La Città di Firenze è Medaglia d'Oro della Resistenza al Valor Militare. I manifestanti davanti al cordone di polizia protestavano cantando “Bella Ciao”.  Salvini: "La Madonna ci porterà alla vittoria! [Leggi l'articolo]

IN DIRETTA STREAMING DAL SALONE DEL LIBRO DI  TORINO MAGGIO 2019 RAI UNO SPECIALE MILLEEUNLIBRO SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO - SABATO 11 MAGGIO GUARDA LA CLIP DAL SALONE DI TORINO QUI Giovsnni Senatore L'Asino d'Oro Edizioni LA DIRETTA IN STREAMING DA TORINO DI SABATO 11 MAGGIO QUI

UNA PRODUZIONE ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE UNA REALIZZAZIONE MAWIVIDEO PRESENTAZIONE DEL LIBRO AMORE E PSICHE - L'ASINO D'ORO EDIZIONI IN DIRETTA STREAMING DA TORINO DOMENICA 12 MAGGIO 2019
https://youtu.be/AQByUbjrYB4 [Leggi l'articolo]

M LA DOMANDA DI AMMISSIONE SCADE IL 30 APRILE https://biospsyche.it LA TEORIA DELLA NASCITA A VARSAVIA TRE E-POSTER PRESENTATI A VARSAVIA PER IL CONGRESSO DELL’EPA 2019 (THE 27 EUROPEAN CONGRESS OF PSYCHIATRY) IL 6 APRILE THE ALTERATION OF SENSORY CONSCIOUSNESS OF THE SELF IN CHILDREN WITH DEVELOPEMENT DISORDERS A PRELIMINARY STUDY O. ORSINI, D. MONTANARO, A BERNARDINI  THE RELATION BETWEEN IMPULSIVITY AND ALEXITHYMIA IN A GROUP OF SUBJECTS WITH NICOTINE ADDICTION DR. D. MONTANARO, DR C.MEDICI PSYCHIATRY AS PSYCHOTHERAPY: MORE THAN 40 YEARS ROBERTA POMPEI, ALESSIO GIAMPÀ CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA m https://ventisecondi.it/eventi/filosofia-politica-karl-marx/ LINEE RESISTENTI Linee resistenti DVL 2019-04-14 from Maurizio Maturi on Vimeo. 12 APRILE 2019 Presentazione del libro “Linee resistenti” di Iliano Caprari “L’Asino d’oro edizioni” L’Associazione “La scuola che verrà” Liceo 5EU Liceo Benedetto da Norcia, 3G dell’Istituto Di Vittorio-Lattanzio. Riprese video, Maurizio Maturi e Gabriella Terenzi Montaggio Maurizio Maturi. si rigrazia Renato Cirodano COMUNICATO STAMPA DELLA ASSOCIAZIONE AMORE E PSICHE L’associazione culturale Amore e Psiche è lieta di presentare il nuovo sito web che ha voluto rendere più snello e di più facile consultazione, pronto ad accogliere, oltre gli eventi correnti, le implementazioni del materiale storico che sta raccogliendo e restaurando. Per festeggiare l’uscita del nuovo sito e la nuova edizione del libro “Storia di una ricerca. Lezioni 2002”, è con grande piacere che annunciamo l’inserimento nell’archivio video delle prime sette lezioni, tenute dal Prof. Massimo Fagioli presso l’Università di Chieti in quell’anno, il primo della sua decennale e originalissima attività di insegnamento universitario. Forse quello a cui non ci si può opporre è la realtà della conoscenza; se ci si oppone alla realtà della ricerca e della conoscenza, l’individuo muore, perché si lede la specificità, scusate le parole, della specie umana che è la ricerca e la conoscenza, il sapere.     Massimo Fagioli, Storia di una ricerca. Lezioni 2002
L’Asino d’oro edizioni, Roma 2018 Con questa splendida frase, quanto mai attuale e necessaria, riportata in quarta di copertina, Massimo Fagioli chiude la terza lezione del 2002. Il volume stampato dalla casa editrice l’Asino d’oro edizioni, ha una veste grafica completamente rinnovata e, abbandonate le consuetudini editoriali, riproduce fedelmente il linguaggio parlato di Fagioli. Qui troverete l’elenco delle lezioni ora disponibili e a breve pubblicheremo anche le altre lezioni in corso di restauro. Continuate a seguirci e a sostenerci. (Link per vedere tutte le lezioni: https://associazioneamorepsiche.org/archivio/?_post_type=video&_anno=2002) si ringrazia Manlio Massimetti https://associazioneamorepsiche.org/ IL COMUNICATO STAMPA CON LE AGGIUNTE… [Leggi l'articolo]

LA RASSEGNA DELLA STAMPA DI GIOVEDI 7 FEBBRAIO RadiciLa Stampa 7.2.10Andrej BelyjIl sottosuolo religioso della rivoluzione bolscevica Il comunismo interpretato con l’occhoonirico del verbo simbolistadi Andrea Colombo qui Doppiozero 16.1.15Viaggio a San Pietroburgodi Gian Piero Piretto qui il manifesto 7.2.19Quando l’orologio non è in sincronoTra passato e presente. Riflessioni intorno al libro di Piero Bevilacqua, «Ecologia del tempo», pubblicato da Castelvecchidi Luciana Castellina qui Il Fatto 7.2.19Concita De Gregorio“Pago le cause di Berlusconi all’Unità, il Pd si è dileguato”Da 8 anni è condannata a rifondere i danni per le sentenze di diffamazione: “Dovrebbe farlo l’editore, che però fa finta di niente”di Salvatore Cannavò qui Il Fatto 7.2.19Il reddito non piace al Pd classistadi Daniela Ranieri qui il manifesto 7.2.19Cucchi, il generale Casarsa indagato per il depistaggioL’allora colonnello, comandante del Gruppo Roma, finisce nell’inchiesta integrativa al processo bis. Fino a un mese fa era comandante dei Corazzieri del Quirinale, accusato di falsodi Eleonora Martini qui La Stampa 7.4.19Caso Cucchi, un generale indagato per depistaggiodi Francesca Paci qui Il Fatto 7.2.19Sanità, la svolta di Fontana non piace ai privatidi Gianni Barbacetto qui Il Fatto 7.2.19Perché i giornali stanno soffrendoWeb e non solo - Negli anni della crisi i consumi delle famiglie sono scesi, quelli per la cultura sono crollati. La conoscenza è più democratica, ma sempre meno persone la cercano nei canali tradizionali. E l’attendibilità non contadi Domenico De Masi qui La Stampa 7.2.19Italiani in fuga, all’estero sono 5,5 milioniAdesso partono anche famiglie e over 60di Francesca Sforza qui il manifesto 7.2.19La Marina porta l’industria delle armi in crociera nel GolfoDifesa. La fregata Margottini fa da vetrina alle compagnie italiane. Nel 2018 una missione analoga sponsorizzata dall’Aeronauticadi Luciano Bertozzi qui La Stampa 7.2.19Italia, nella missione in Niger anche l’accordo per vendere armidi Francesco Grignetti qui La Stampa 7.2.19Con i curdi a Kobane“L’Isis è piegata. La prossima guerra sarà con la Turchia”di Francesco Semprini qui La Stampa 7.2.19In Siria i missili russi capaci di abbattere i jet di Gerusalemmedi Giordano Stabile qui La Stampa 7.2.19Nel triangolo fra religioni monoteiste è decisiva una parola: Abramodi Gabriel Levi qui Repubblica 7.2.19 Englaro“Eluana è viva perché dieci anni fa ci ha insegnato a dire no”Intervista di Piero Colaprico qui Repubblica 7.2.19Prodi"Al Pd serve un padre Zingaretti può diventarlo decisivo votare alle primarie"Intervista di Andrea Bonanni qui LA RASSEGNA DELLA STAMPA DI MERCOLEDI 6 FEBBRAIO La Stampa 6.2.19La fede come scudo dei dirittidi Gian Enrico Rusconi qui il… [Leggi l'articolo]

 Ernst Kretschmer dopo studi di teologia compì le sue prime osservazioni psichiatriche durante la prima guerra mondiale, in qualità di medico militare psichiatra e ufficiale dell'esercito. Insegnò Neurologia e Psichiatria presso le Università di Tubinga (1923), Marburgo (1926) e di nuovo a Tubinga (1946) dove morì nel 1964. Membro fondatore della International General Medical Society for Psychotherapy (AÄGP) fondata il 12 gennaio 1927. Fu presidente dell'AÄGP dal 1929. Nel 1933 si dimise dall'AÄGP. La collaborazione con i nazisti. Dopo essersi dimesso dall'AÄGP, iniziò a sostenere le SS e firmò il "Voto di fedeltà dei professori delle università e delle scuole superiori tedesche ad Adolf Hitler e allo stato nazionalsocialista"  ("Bekenntnis der Professoren an den deutschen Universitäten und Hochschulen zu Adolf Hitler und dem È nationalsozialistischen Staat") [Fonte Wikipedia GB]. [Fonte Wikipedia FR: «De manière étonnante, Kretschmer a pu travailler en Allemagne tout au long de la période de la domination nazie sans être persécuté. Plusieurs de ses collègues juifs allemands psychiatres et psychologues ont dû quitter le pays»]. Quello che segue è il profilo biografico di  Ernst Kretschmer tratto da Ernst Klee Das Personen-Lexicon Zum Dritten Reich (Il lessico del Terzo Reich) e che è disponibile qui di seguito UNA PRODUZIONE ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE  Si ringraziano William Santero e Daniele Carlevaro qui LA REGISTRAZIONE INTEGRALE DELL'EVENTO È DISPONIBILE QUI LA SCUOLA CHE VERRÀ  "RESTIAMO UMANI" REALIZZATO PRESSO ISTITUTO DI VITTORIO-LATTANZIO MARCOLEDÌ 23 GENNAIO. 23 Gennaio 2019 Restiamo umani -Bibliopoint Giuseppe Di Vittorio from [Leggi l'articolo]

IL 18 GENNAIO  2019 A FIRENZE

IL 18 GENNAIO  2019 A FIRENZE CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA SI RINGRAZIA VITORIO RENATO  CIRODANO [Leggi l'articolo]

COMUNICATO STAMPA I PIÙ RECENTI INSERIMENTI NEL CATALOGO DEGLI ARCHIVI DELLA ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE https://associazioneamorepsiche.org L’associazione culturale Amore e Psiche è lieta di presentare il nuovo sito web che ha voluto rendere più snello e di più facile consultazione, pronto ad accogliere, oltre gli eventi correnti, le implementazioni del materiale storico che sta raccogliendo e restaurando. Per festeggiare l’uscita del nuovo sito e la nuova edizione del libro “Storia di una ricerca. Lezioni 2002”, è con grande piacere che annunciamo l’inserimento nell’archivio video delle prime sette lezioni, tenute dal Prof. Massimo Fagioli presso l’Università di Chieti in quell’anno, il primo della sua decennale e originalissima attività di insegnamento universitario. Forse quello a cui non ci si può opporre è la realtà della conoscenza; se ci si oppone alla realtà della ricerca e della conoscenza, l’individuo muore, perché si lede la specificità, scusate le parole, della specie umana che è la ricerca e la conoscenza, il sapere.     Massimo Fagioli, Storia di una ricerca. Lezioni 2002
L’Asino d’oro edizioni, Roma 2018 Con questa splendida frase, quanto mai attuale e necessaria, riportata in quarta di copertina, Massimo Fagioli chiude la terza lezione del 2002. Il volume stampato dalla casa editrice l’Asino d’oro edizioni, ha una veste grafica completamente rinnovata e, abbandonate le consuetudini editoriali, riproduce fedelmente il linguaggio parlato di Fagioli. Di seguito l’elenco delle lezioni ora disponibili e a breve pubblicheremo anche le altre lezioni in corso di restauro. Continuate a seguirci e a sostenerci. Lezione 1 del 1 marzo 2002 Lezione 2 del 1 marzo 2002 Lezione 3 del 2 marzo 2002 Lezione 4 del 15 marzo 2002 Lezione 5 del 15 marzo 2002 Lezione 6 del 16 marzo 2002 Lezione 7 del 16 marzo 2002 Link per vedere tutte le lezioni: https://associazioneamorepsiche.org/archivio/?_post_type=video&_anno=2002 Lezione 1 - 1 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/307853952/28f51189dc Lezione 2 - 1 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/307857480/cb37db1577 Lezione 3 - 2 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308005090/429844d552 Lezione 4 - 15 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308015972/567609458b Lezione 5 - 15 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308020927/bafbf8b9c9 Lezione 6 - 16 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308023026/8b806c0bbe Lezione 7 - 16 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308550420/0c28aabbb7 Lezione 8 - 12 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308556628/4455a6239a Lezione 9 - 12 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308764324/d5d45e4450 Lezione 10 - 13 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308765493/754029c1e0 Lezione 11 - 19 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308768230/527ca81e49 Lezione 12 - 19 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308770286/a377cbd531 Lezione 13 - 20 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308771890/34c32a6121 si ringrazia Manlio Massimetti   [Leggi l'articolo]

BUON CAPODANNO ATEO ED INTERNAZIONALISTA! Bella Ciao (Omani) عمان قيثارة السلام بيلا تشاو.mp4 from SEGNALAZIONI.BOX on Vimeo. si ringrazia (Cinzia Fazio «NON CI SARÀ MAI LIBERTÀ DI RICERCA FINO A CHE C'È IL PENSIERO RELIGIOSO.CREDERE E PENSARE SONO SENZA POSSIBILITÀ DI ACCORDO» Massimo Fagioli, Left 2006, L'asino d'oro, 2009, pag. [XIV]... DAL DICEMBRE DEL 2006 I SEMINARI DI ANALISI COLLETTIVA - LIBERI E GRATUITI - SI TENNERO SEMPRE ANCHE LA SETTIMANA E IL GIORNO STESSO DI NATALE... E MOLTI TESTIMONI DI QUEI GIORNI RACCONTANO CHE IN QUELLE OCCASIONI SI SENTIVANO SEMPRE PARTICOLARMENTE BENE... E UN BEL PO' DI VERITÀ NEGATE SUL CRISTIANESIMO E IL NATALE, LE PUOI TROVARE CLICCANDO QUI I numeri arretrati possono essere richiesti alla casa editrice tramite email  arretrati@ilsognodellafarfalla.it L’asino d’oro edizioni Il sogno della farfalla n.1/1999 Rivista di psichiatria e psicoterapia Le notti dell’isteria p. 5 di Massimo Fagioli ...dopo 14 anni p. 20 di Massimo Fagioli «Questo testo, scritto da Massimo Fagioli in occasione della mostra “Italia oggi” tenutasi a Nizza nel giugno 1985 (...) è stato già edito, prima, nel catalogo della mostra pubblicato nello stesso anno (...) e poi in un limitato numero di esemplari fuori commercio. Avendo ambedue queste edizioni, ormai esaurite, avuto ristretta circolazione, la presente, in tutto identica all’originale, rende per la prima volta ampiamente disponibile questo scritto». [Roma 1999]  [Leggi l'articolo]

«Il governo Meloni mette a rischio la sicurezza di tutte le donne», dice la ex ministra dell'Uguaglianza e candidata di Podemos alle elezioni europee a proposito dell'emendamento della destra che apre ancora di più le porte dei consultori agli anti-abortisti [Leggi l'articolo]

26 anni, fiorentina, è cresciuta nel movimento studentesco impegnandosi per una istruzione laica e accessibile davvero per tutte e tutti . Poi le campagne Stop Tampon Tax e per i diritti delle donne. Ora si candida alle europee con Alleanza Verdi e Sinistra. «Io non ho bisogno di un seggio, ho il mio studio e il mio futuro professionale,- dice - ma voglio esserci per assicurarmi che le esigenze e i bisogni delle persone arrivino in Europa». [Leggi l'articolo]

Presidi in molte città, a Roma l'appuntamento è al Pantheon. Attivisti e comitati si mobilitano contro il ddl Calderoli che, senza un dibattito pubblico, spaccherà il Paese facendo crescere le diseguaglianze ed emarginando il Mezzogiorno [Leggi l'articolo]

A proposito dell'utilizzo di un linguaggio militare in tempi di guerra per infiammare un gesto che non è nulla di più di una candidatura meramente simbolica [Leggi l'articolo]

All'ex ministro greco Varoufakis, in Europa, è stato sottratto il diritto di parola. In Francia la presidente di un importante partito di opposizione di sinistra, Mathilde Panot, viene convocata dalla polizia a seguito della sua espressa posizione filopalestinese: un avvenimento inedito e particolarmente grave, di fronte al quale non si potrà essere inerti. Perché questa precipitazione? Perché la guerra è l'alibi; anzi, è l'occasione per il potere di educare all'ordine sociale, all'obbedienza gerarchica [Leggi l'articolo]

Tra storia e politica. Da Cavalli a Travaglio, da Saviano a Telese. E poi Gad Lerner e tanti altri. Si moltiplicano gli spettacoli per informare sulle pagine più alte e quelle più scure della nostra storia [Leggi l'articolo]

"Il nostro cinema dicono i giovanissimi, non sarà una sala commerciale come siamo abituati a pensare, ma un luogo dove proiettare cinema d’autore e soprattutto un posto dove è possibile potersi sedere e parlare" E il regista inglese è stato invitato alla prossima edizione di Messapica film festival [Leggi l'articolo]

L’Ucraina è diventato il secondo più importante cliente dell’industria bellica italiana. La “solidarietà al popolo ucraino” è solo un ormone per gonfiare i bilanci delle industrie delle armi. È scritto nero su bianco. Con buona pace della litania ripetuta sui giornali, in radio e in tivù del “nessuno vuole la guerra” [Leggi l'articolo]

Il Global painting che viene dalla Cina

Siamo stati al Mart di Rovereto. Fino al 5 maggio 24 artisti cinesi mostrano le nuove strade che ha intrapreso la pittura nel loro Paese, dall'imitazione ironica e corrosiva della "maniera" occidentale al recupero e alla ricreazione di tradizioni antiche [Leggi l'articolo]

Squadristi erano i fascisti. Di certo non gli studenti che oggi manifestano per la pace

Entrare in una sala universitaria per prendere la parola, magari alzando la voce ma senza fare alcun atto violento, non è un gesto paragonabile alle operazioni delle squadracce. L'università è il luogo dello sviluppo del pensiero critico. Da parte di esponenti di governo si continua a stravolgere la realtà delle cose, presentando un mondo alla rovescia. [Leggi l'articolo]

Quindi è fascista

Il 25 aprile è divisivo solo per chi è fascista. Il 25 aprile è politicizzato solo per chi persegue una politica che non prevede l’antifascismo, e quindi è fascista. Il 25 aprile imbarazza solo chi non riesce a fare pace con la Liberazione e quindi è fascista. [Leggi l'articolo]

Il senso di Liberazione del nostro 25 aprile

Cosa significa l’antifascismo oggi? Lo abbiamo chiesto a Davide Conti. «Lottare per l’applicazione integrale della Costituzione, contro il tentativo di suo stravolgimento (dal premierato all’autonomia differenziata) è uno dei punti da cui partire - dice lo storico - riprendendo il conflitto democratico» [Leggi l'articolo]

Il Rapporto Amnesty International 2023-2024: a Gaza è la fine del diritto internazionale

L'analisi dei diritti umani in 155 Paesi mette in evidenza il rischio di un pericoloso ritorno al passato, con il tradimento di tutte le Carte e i principi ivi sanciti. Tra conflitti, rischi delle nuove tecnologie, repressione del dissenso, c'è un dato positivo: le proteste di milioni di persone in tutto il mondo. Per un cessate il fuoco in Palestina, per i diritti delle donne e per la giustizia climatica [Leggi l'articolo]

Siamo sicuri che il termometro del ritorno del fascismo stia nei busti di Mussolini di qualche nostalgico? Rileggiamo quanto diceva Piero Calamandrei [Leggi l'articolo]

Il potere dei romanzi di sconfiggere la morte

Candidato al premio Strega "Dalla stessa parte mi troverai" di Valentina Mira - come solo la vera letteratura sa fare - rompe il silenzio sui fatti di Acca Larentia e su Mario Scrocca. Lo fa coraggiosamente, con la ricerca di una vita. Inaccettabili gli attacchi e le minacce che Mira sta ricevendo dalle destre [Leggi l'articolo]

Gli ultimi tre bambini farfalla di Gaza. Dall’Italia una gara internazionale per salvarli

A Gaza ci sono tre bambini così delicati che li chiamano bambini farfalla. Da mesi, grazie a tre Ong e a una manciata di persone tenaci, è tutto pronto per farli “volare” in Italia, ma la situazione assurda che regola l'uscita dalla Striscia rischia di tarpargli non solo le ali, ma la vita. Specie ora che su Rafah -dove sono stati portati dal Nord tra mille difficoltà- incombe lo spettro dell’offensiva israeliana. L’epidermolisi bollosa è una malattia genetica rara, in cui la cute e i tessuti di rivestimento delle mucose vanno incontro, spontaneamente o in seguito a traumi anche minimi, a scollamento e formazione di bolle. Si va da forme lievi, che consentono una vita quasi normale, a quelle gravissime, che possono essere letali entro i primi mesi di vita. Viene chiamata “sindrome dei bambini farfalla”, perché le lesioni rendono la cute così delicata che ricorda le ali di una farfalla. I bambini farfalla di Gaza e l’Italia hanno uno storico legame. La prima a mobilitarsi per loro, ormai 13 anni fa, fu, a titolo personale, la cooperante Daniela Riva. Anche uno dei primissimi progetti della Fondazione Vik Utopia, dedicata a Vittorio Arrigoni, l’attivista per i diritti umani che alla Striscia di Gaza ha letteralmente dato la vita, fu per loro. Negli ultimi anni il punto di riferimento in Italia è stata Gianna Pasini, un’infermiera bresciana in pensione, che ha raccolto e raccontato anche in un libro -“Storia di una bambina farfalla di Gaza”, illustrato dal disegnatore Fogliazza (Edizioni Q)- le loro vicende. Le vendite sono ancora oggi devolute a progetti dedicati. “L’ultima lista dei bambini farfalla che abbiamo risale alla fine del 2020 -racconta Pasini- allora erano 25. Dal 7 ottobre abbiamo perso le tracce di tutti, tranne dei tre che si sta cercando di portare in Italia”. A occuparsene, nel tempo, sono state associazioni come Pcrf Italia e Pro Terra Sancta, ma la guerra ha reso ancora più complicata una situazione già delicatissima. Le lesioni, infatti, che sono molto dolorose e simili a ustioni, hanno bisogno di essere medicate e curate con una certa frequenza. Il che, già normalmente, a Gaza non è semplice, ma ora che l’igiene non è garantita, così come la semplice possibilità di reperire garze e medicinali, “le condizioni dei bambini sono peggiorate a vista d’occhio”, aggiunge Pasini. È lei, tramite social network, che i padri dei tre minori hanno contattato per chiedere aiuto… [Leggi l'articolo]

L’Argentina senza bussola. I primi effetti dell’anarco-capitalismo di Milei

Nelle ultime elezioni in Argentina l’attenzione è stata più volte rivolta alla "battaglia culturale" che bisognava vincere. Lo è ancora oggi, da parte dei media e del governo. Ma di quale battaglia culturale stiamo parlando? È senza dubbio quella tra la terza ondata populista e l’anarco-capitalismo. Anarco-capitalista è, infatti, la definizione che dà di sé stesso il nuovo presidente della nazione, Javier Milei, eletto con il 56% dei voti contro Sergio Massa, esponente quest’ultimo del peronismo che da 40 anni, salvo qualche interruzione, governa il Paese. Da entrambe le parti la concezione dello Stato è al centro del dibattito. Per il populismo di impronta laclaiana, lo Stato doveva incorporare pezzetti della società civile per legittimarsi ed è quello che è successo negli anni del kirchnerismo, esasperando la dialettica tra buoni e cattivi, chi era dentro il governo, confuso per Stato, e chi no. Questo atteggiamento ha esacerbato senza dubbio negli anni addietro il dibattito sociale, distruggendo la sana dialettica politica dove chi criticava il governo era tacciato di nemico della democrazia e aggredito. È in questo contesto che nasce Milei, prodotto senza dubbio della comunicazione di massa, degli show televisivi, che irrompe nelle case degli argentini con una parola gridata fino all’esasperazione: libertà. Ma la libertà di cui parla è legata anche a una sua idea di anarchia e capitalismo: si definisce con orgoglio un anarco-capitalista. È interessante capire a che cosa faccia riferimento e perché lo Stato sia chiamato di nuovo in campo. Lo Stato mileiano è infatti bersaglio delle sue politiche al contrario, cioè per lui va annientato. “Lo Stato è un covo di criminali”, esprime con forza ovunque lo si ascolti, anche in Italia nell’intervista rilasciata a Nicola Porro. Le sue teorie sono radicate in autori come Milton Friedman, Murray Rothbard e Robert Lucas. Ma colui da cui attinge le sue idee più radicali sotto questo aspetto è senza dubbio Rothbard, autore minore ma fortemente tenuto in considerazione dall’attuale presidente. Per capire chi fu come attivista politico e sociale, si può dire che Rothbard si oppose all'egualitarismo e al movimento per i diritti civili, andò contro il voto e l'attivismo delle donne ritenute responsabili della crescita dello Stato sociale e tra le sue amicizie contò anche il negazionista dell'Olocausto Harry Elmer Barnes. Sul piano accademico abbracciò la prasseologia di Ludwig von Mises che teorizzava, appunto, l’anarco-capitalismo, una filosofia politica e teoria economica antistatalista, liberista che puntava ad… [Leggi l'articolo]

Tree-kking: viaggiare per piantare alberi. La storia e i progetti di Our Discovery Travel

Esiste un viaggio che va al di là delle semplici cartoline turistiche, intrapreso non solo per esplorare terre sconosciute ma per condividere storie, ispirare cambiamenti e fare la differenza. È la missione di Our Discovery Travel, associazione che non si limita a solcare sentieri inesplorati ma si immerge nelle sfide e nelle comunità incontrate lungo il cammino. La sua passione per il viaggio si traduce in azioni concrete: dalla riforestazione alla tutela degli ecosistemi, fino al sostegno delle comunità più vulnerabili. Ogni passo è un'opportunità per lasciare un'impronta positiva nel mondo. Il logo di Buscando Nuna di Our Discovery Travel "Amiamo la natura, il trekking, i cammini e i viaggi che ci portano a conoscere nuovi mondi e nuove culture. Raccontiamo le storie delle persone e dei posti incredibili che visitiamo in giro nel mondo. Portiamo avanti progetti di riforestazione e di sostenibilità ambientale. Visitiamo sia mete conosciute e turistiche sia posti molto lontani dalle normali rotte turistiche. Crediamo fortemente che sia possibile un miglioramento continuo come persone e come cittadini del nostro Pianeta. Per questo portiamo avanti progetti che possano realmente fare qualcosa di bello". Nel 2022, con il Progetto Tree-kking, hanno raccolto 7.000 euro camminando 1.200 chilometri e piantato oltre 300 alberi nella devastata Val di Fiemme. Nel 2023, hanno attraversato Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam, denunciando lo sfruttamento del secondo polmone verde del mondo. Il loro nuovo progetto, Buscando Nuna, tramite una raccolta fondi su Produzioni dal basso, li porterà in Sud America, tra Bolivia e Perù. Nuna in quechua significa "spirito" o "anima", mentre buscar significa "cercare". Un viaggio alla scoperta dell'essenza dei luoghi visitati, immergendosi nelle vite e nelle comunità incontrate. Nuna sarà la loro guida, stampata sulle magliette, ricordando loro costantemente ciò che cercano. Attraverseranno Bolivia e Perù, dalla maestosità del Salar de Uyuni e di Machu Picchu alle remote regioni, interagendo con le popolazioni locali per comprendere appieno le loro vite. Il loro obiettivo non si limita all'esplorazione di confini geografici ma punta a innovare il modo di viaggiare, promuovendo un turismo sostenibile che rispetti le comunità ospitanti. Gli scopi del viaggio includono la scoperta di meraviglie naturali come il lago Titicaca e Machu Picchu, oltre a sollevare problematiche cruciali, come lo sfruttamento del mercato globale sulla popolazione locale e la lotta contro la povertà. Collaboreranno con alcuni partner locali e internazionali, come Aspem, Sanapi, Arbio, Manthoc, WeAreSte, Amazon… [Leggi l'articolo]

La Striscia di Gaza è ancora una gabbia da cui è difficile uscire ma anche far entrare aiuti

A un mese dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in cui gli Stati Uniti per la prima volta non hanno posto il veto ma si sono astenuti, non solo non è scattato il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, né sono stati liberati gli ostaggi israeliani, come richiesto dalla risoluzione, ma anche l’accesso degli aiuti umanitari, tra gli altri aspetti sollecitati, resta a dir poco complicato. Il tutto mentre su Rafah incombe l’ultima offensiva israeliana, data ormai per certa. “Hanno ucciso la speranza”, commenta ad Altreconomia Andrea De Domenico, il capo dell’Ufficio per il coordinamento degli Affari umanitari dell’Onu per i Territori palestinesi occupati (Ocha). De Domenico è appena stato nel Sud della Striscia di Gaza, dove ha visitato Khan Yunis: “Ho trovato la stessa distruzione che ho visto al Nord e a Gaza city -dice-. La gente è veramente senza speranza, non crede più in nessuno. E la mancanza di speranza genera violenza: sono cresciute le violenze di genere e quelle sessuali”. A pagare sono ancora una volta soprattutto le donne, che insieme ai bambini rappresentano il 70% degli oltre 34mila palestinesi uccisi, ma non solo. “Le donne alla trentaseiesima settimana di gestazione chiedono di poter essere sottoposte a un cesareo, perché c’è ancora un ospedale -continua De Domenico-. Lo European Gaza Hospital è l’ultimo dove si effettuano interventi salvavita e l’offensiva militare contro Rafah, che ormai viene data per certa, rischia di distruggere del tutto quel poco che resta del sistema sanitario”. La Striscia continua a essere una gabbia da cui è difficile uscire, ma anche far entrare aiuti. “Nelle ultime due settimane, in termini di quantità, gli aiuti pronti per entrare dal valico di Kerem Shalom sono aumentati -conferma De Domenico- ma il problema restano i movimenti interni nella Striscia, così come la questione della sicurezza. L’altro giorno hanno sparato a un nostro mezzo, abbiamo dei camion bloccati a Nord e a Rafah centinaia di persone hanno attaccato i nostri depositi. C’è poi il problema della diversificazione degli aiuti e delle misure molto restrittive: i generatori, che sono indispensabili, sono assolutamente vietati, ne sono entrati solo alcuni molto piccoli. Il carburante è ancora limitato e sempre molto controllato. Entrano farina e cibo in scatola in maniera abbastanza costante, ma la malnutrizione non si risolve con una pita. Mancano l’acqua e i medicinali. Basti dire che manca l’insulina”. Secondo l’Unrwa, da novembre, sono entrate… [Leggi l'articolo]

Rana Plaza, 11 anni dopo. In Bangladesh persistono le cause della tragedia

A 11 anni dal crollo del Rana Plaza, a Dacca, in Bangladesh, la più grave tragedia del mondo della moda che ha causato oltre mille vittime tra i lavoratori del settore, le grandi aziende se da un lato hanno applicato misure efficaci per garantire la sicurezza delle fabbriche dall’altro non sono ancora riuscite ad affrontare le vere cause della tragedia. L’elevato numero di vittime del crollo, secondo la Campagna Abiti Puliti, sarebbe dovuta infatti non solo alla mancanza di misure di sicurezza ma anche ai salari bassi e alla mancanza di una rappresentanza sindacale, fattori che hanno esercitato una coercizione indiretta sui lavoratori costringendoli a recarsi nelle fabbriche nonostante il rischio crollo. Il Rana Plaza, edificio che ospitava diversi negozi e cinque fabbriche tessili, è crollato il 24 aprile del 2013 causando la morte di 1.138 persone e il ferimento di circa 2.500, in gran parte lavoratori del settore. “Mentre i negozi al piano terra sono rimasti vuoti quel giorno, le fabbriche si sono rifiutate di fermarsi e hanno costretto i lavoratori e le lavoratrici a entrare con la minaccia di trattenere i salari. Lottando per sopravvivere con paghe da fame e senza un sindacato che difendesse collettivamente i loro diritti, la maggior parte di loro è entrata in fabbrica -ricorda Abiti Puliti-. Una catastrofe prevedibile e prevenibile. I marchi erano a conoscenza della pericolosità degli edifici a più piani in tutto il Bangladesh, ma non sono mai intervenuti. Sapevano anche che la coercizione implicita nei salari di povertà limitava fortemente le scelte dei lavoratori e, soprattutto, che gli ostacoli al diritto di organizzarsi lasciavano i lavoratori e le lavoratrici esposti a gravi rischi”. Sindacati e attivisti avevano denunciato per più di un decennio le pericolose condizioni delle fabbriche tessili dal Paese, chiedendo alle aziende di firmare un accordo vincolante per la sicurezza. A tre settimane dal disastro un gruppo di brand del settore ha poi sottoscritto l’Accordo internazionale per la salute e la sicurezza nell'industria tessile e dell'abbigliamento. “Questo accordo e quelli successivi sono il motivo per cui il Bangladesh, che prima del 2013 registrava spesso numerose vittime nelle fabbriche tessili, non ha più vissuto disastri simili -riporta Abiti Puliti-. Miglioramenti che vanno dall'installazione di attrezzature antincendio alla rimozione dei lucchetti alle porte, fino a ristrutturazioni su larga scala di edifici insicuri, oltre alla formazione dei lavoratori sul tema della sicurezza e a un meccanismo di reclamo, hanno portato… [Leggi l'articolo]

Uomini e cani. Otto racconti su un rapporto ancestrale. Intervista a Maurizio Braucci

Maurizio Braucci è uno dei più ricercati sceneggiatori italiani del cinema d'autore, con collaborazioni di rilievo con registi come Matteo Garrone ("Gomorra" e "Reality"), Francesco Munzi ("Anime nere"), Abel Ferrara ("Pasolini"), Pietro Marcello ("Martin Eden") e Claudio Giovannesi ("La paranza dei bambini"). Oltre al suo lavoro nel cinema, Braucci ha una vasta esperienza come documentarista, regista teatrale e scrittore. Ha lavorato come documentarista, regista e a teatro. Come scrittore è poco considerato per sua stessa ammissione, "la società letteraria mi ignora", eppure ha scritto due romanzi notevoli e originali, "Il mare guasto" (e/o 1999), una storia di camorra a Napoli, e "Per sè e per gli altri" (Mondadori 2010), una saga famigliare ambientata in Messico, e saggi sulla realtà sociale e politica che conosce meglio circa la sua città: "Napoli comincia a Scampia", "Spartacus, il processo al clan dei Casalesi" e "L'infelicità italiana. Vademecum sull'accoglienza, i migranti e noi". Inoltre ha pubblicato due raccolte di racconti entrambe per e/o, una "Barca di uomini perfetti" nel 2004 e "Qualcosa di simile ai suoni del bosco", uscito in libreria all'inizio di quest'anno. Quest'ultima include otto storie, diverse tra loro, ma accomunate da un tema: i cani, il nostro rapporto con loro. Com'è noto i canidi sono gli esseri viventi del regno animale che hanno condiviso più tempo con l'uomo, per questo definiti "il miglior amico dell'uomo". Si sono evoluti con noi, da lupi si sono domesticati, in alleanza con l'uomo che da cacciatore diventava pastore e allevatore. Per questo i cani sono gli animali più letteraturizzati: pensiamo a Jack London, Bulgakov e Virginia Woolf. Braucci ha scritto otto racconti che si distinguono per originalità, spaziano tra i generi, dall'avventura alla parabola religiosa, che fanno riflettere sull'avventura comune umana e canina, ma colpiscono, soprattutto, per offrire una lingua autentica e non banale. Maurizio, tutti i tuoi lettori ti avranno chiesto della premessa ai racconti "odio i cani" perché ti hanno fatto provare un dolore mai sperimentato e promesso un amore mai avverato. Questo incipit ricorda Saffo e Catullo, l'ambivalenza del sentimento più grande per gli altri, ma ha anche una sfumatura metafisica perché i cani non sopravvivono mai ai loro padroni. Puoi approfondire questo concetto di mortalità, che poi è sotterraneo in alcuni racconti? MB Questo è un libro che faccio fatica a spiegare, posso dire che nasce da un sentimento di lutto, di perdita e credo che questi ultimi anni, gli eventi mondiali, hanno instillato… [Leggi l'articolo]

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta regionale della Toscana ha avviato il procedimento di variante al Piano regionale cave (Prc). "In questi anni di vigenza del piano, alcuni Comuni e alcune industrie del settore hanno manifestato la necessità di incrementare le potenzialità estrattive chiedendo di rivedere il dimensionamento del Prc e aumentare gli Obiettivi di produzione sostenibile", spiega il Documento di avvio del procedimento, allegato alla Delibera 301 del 18 marzo di quest'anno. L'eventuale adozione porterebbe a incrementare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038, sulla base di una presunta "saturazione" di alcuni comprensori, che però, carte alla mano, riguarda a oggi solo 11 ambiti su 98. Tra questi, quattro hanno effettivamente superato nel periodo 2015-2022 la media annua escavabile e sette hanno cavato in media il 90% o più di quanto autorizzato. Tra gli 11, però, non ce n'è nemmeno uno tra i primi dieci elencati in tutti i documenti regionali, che sono i comprensori che fanno riferimento alle Alpi Apuane: da soli valgono oltre 47,75 milioni di metri cubi, ovviamente di marmo. Sono, in ordine alfabetico, Carrara, Casola in Lunigiana (MS), Fivizzano (MS), Massa, Minucciano (LU), Montignoso (MS), Pietrasanta (LU), Seravezza (LU), Stazzama (LU) e Vagli di Sotto (LU). Nei dieci comprensori, all'interno di cave che in molti casi si trovano all'interno del perimetro del Parco regionale delle Alpi Apuane, è disponibile oltre un quarto di tutto il materiale cavabile in Toscana fino al 2038, che in totale somma 179.272.620 metri cubi. I dati di monitoraggio della Regione Toscana evidenziano che in nessun comprensorio delle Apuane sia nemmeno vicina la soglia di guardia: il più "ricco", che è quello di Carrara, che ha una capacità di quasi 34 milioni di metri cubi in vent'anni, sta "sfruttando" appena il 75% del proprio potenziale. Eppure, sulla carta anche l'escavazione che è considerata uno tra i 43 peggiori disastri ambientali del mondo, vedrà un aumento della propria capacità: potranno essere estratti 2,4 milioni di metri cubi di marmo in più. È come se sparisse un parallelepipedo di 100 metri per lato e alto ben 240 metri, che va ad aggiungersi sulla sommità di un altro solido che ha base di 300 metri per lato e altezza di 530. In pratica, in vent'anni è condannata a sparire un'intera montagna da quota 1.000 a quota 1.800 metri sul livello del mare, che poi è ciò che accade davvero come dimostrano le fotografie scattate dai molti che… [Leggi l'articolo]

Cresce la trasparenza sui beni confiscati alle mafie. Il monitoraggio dal basso funziona

“Anche la trasparenza è un bene comune” dice Tatiana Giannone, responsabile nazionale Beni confiscati di Libera, l’associazione nazionale contro le mafie, a margine della presentazione della terza edizione di “RimanDati”. Il report, pubblicato a metà aprile, fa il punto sulla conoscibilità delle informazioni relative agli immobili requisiti alle associazioni mafiose. Un esito chiaroscuro. “In totale solo il 65% degli enti locali pubblicano l’elenco: ancora troppo pochi -spiega Leonardo Ferrante, uno dei curatori del rapporto-. Però a differenza del sistema, che è ancora rimandato, quest’anno la società civile è promossa a pieni voti. Abbiamo ribaltato il dato”. Infatti, se nel 2022 il 63% dei Comuni (in totale 681) non pubblicavano l’elenco oggi è il contrario. Ben 724 hanno fornito le informazioni -il 65%- mentre scende a poco meno del 35% coloro che continuano a non farlo. Una vittoria, quindi, per le “comunità monitoranti”: l’analisi delle informazioni promossa dal Gruppo Abele in collaborazione con il dipartimento di Culture, politica e società dell’Università di Torino, ha infatti visto la collaborazione di un centinaio di volontari e volontarie che a “colpi” di accesso civico hanno obbligato gli enti locali a dare conto della mancanza di informazioni relative al loro territorio. “Accanto ai percorsi mirati a garantire il riutilizzo sociale, anche la conoscibilità e la piena fruibilità delle informazioni sui patrimoni confiscati sono elementi di primaria importanza”, sottolinea Giannone. Tanto che, nell’ordinamento italiano, fin dal 2011, il legislatore ha previsto all’interno del Codice Antimafia proprio l’obbligo in capo a ogni ente istituzionale di pubblicare l’elenco completo. Il primato negativo in termini di trasparenza spetta ai Comuni del Sud Italia: 248 non pubblicano l’elenco, a fronte degli 87 al Nord e dei 51 al Centro. Tra le Regioni più virtuose -sempre tenuto conto che sui diversi territori varia il numero totale di beni confiscati- si registrano la Liguria (88%), l’Emilia-Romagna (85%), la Puglia (79%) e il Piemonte (78%). Due Regioni (Calabria e Lazio) e tre province (Crotone, Matera e Messina) non pubblicano addirittura nessun dato. Le informazioni sono relative a coloro che hanno dato un riscontro totale alle richieste di accesso civico: in totale, il 37% dei Comuni non ha proprio risposto. “Non si esclude però -si legge nel report- che questo dato non coincida interamente con l’assenza di pubblicazione. A seguito della nostra richiesta è possibile che gli enti abbiano poi adempiuto alla pubblicazione”. Gli enti che pubblicano informazioni relative ai… [Leggi l'articolo]

Il cotone “sporco e insostenibile” di Zara ed H&M e la distruzione del Cerrado

Se negli ultimi anni avete acquistato vestiti di cotone, asciugamani o lenzuola di H&M o Zara “probabilmente sono macchiati del saccheggio del Cerrado”, un'area ricchissima di biodiversità che copre quasi un quarto della superficie del Brasile. Sam Lawson, direttore della Ong britannica Earthsight, non usa mezzi termini per commentare l’esito dell'inchiesta “Fashion crimes. The European retail giants linked to dirty Brazilian cotton”, pubblicata l’11 aprile, che analizza la lunga e insostenibile filiera di questa fibra dalla produzione (in Brasile) alla lavorazione (in Paesi come Indonesia e Bangladesh), fino alla commercializzazione in Europa (Italia compresa) dove, secondo le stime di Earthsight, i due brand avrebbero messo in commercio prodotti realizzati con 800mila tonnellate di cotone coltivato su terreni disboscati illegalmente nel Cerrado. Ma andiamo con ordine. L’inchiesta di Earthsigh prende le mosse proprio dal grande Paese latinoamericano che, negli ultimi dieci anni, ha guadagnato crescente importanza nel mercato globale del cotone, di cui oggi è il secondo esportatore mondiale “e si prevede che entro il 2030 supererà gli Stati Uniti”. Il cuore di questa produzione si concentra in uno degli ecosistemi più fragili e preziosi del mondo: il Cerrado, una grande savana tropicale che ospita una delle più importanti aree di biodiversità al mondo, dove vivono oltre seimila specie di alberi così come centinaia di rettili, mammiferi, anfibi e uccelli. La sopravvivenza di questo inestimabile patrimonio è minacciata dalla deforestazione illegale che nel 2023 ha raggiunto livelli record, con un aumento del 43% rispetto al 2022. “Circa la metà della vegetazione nativa del Cerrado è già andata perduta, soprattutto per far posto all'espansione dell'agrobusiness”, evidenzia il report. Milioni di litri d’acqua vengono prelevati regolarmente dai fiumi e dalle falde per irrigare i campi di cotone, la cui coltivazione richiede l’utilizzo di 600 milioni di litri di pesticidi ogni anno. L’inchiesta di Earthsight analizza in particolare il ruolo di due dei principali produttori di cotone brasiliani: il gruppo Horita e SLC Agrícola che controllano enormi aziende e centinaia di migliaia di ettari di terreno. “Nel 2014 l’agenzia ambientale dello Stato di Bahia ha rilevato 25mila ettari deforestati illegalmente nelle aziende agricole di Horita a Estrondo -si legge nel report-. Nel 2020 la stessa agenzia ha dichiarato di non essere riuscita a trovare i permessi per altri 11.700 ettari deforestati dall’azienda tra il 2010 e il 2018”. Tra il 2010 e il 2019 l’azienda è stata multata complessivamente più di venti volte, per… [Leggi l'articolo]