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LE PUBBLICAZIONI DI "SEGNALAZIONI" ADESSO INTERROTTE PER CAUSE DI FORZA  MAGGIORE SARANNO RIPRESE APPENA POSSIBILE LEGGI QUI DI SEGUITO «Reazione, pulsione, vitalità, creazione, esistenza, tempo, capacità di immaginare. Forza, movimento, suono, memoria, certezza che esiste un seno. Percezione cosciente, fantasia, linea, senso, volto» Massimo Fagioli sul n. 27/2016 di LEFT «Una lotta, senza armi, soltanto rivoluzione del pensiero e parola» Massimo Fagioli sul n°49/2008 di LEFT «Una posizione personale di realizzazione umana completa nel senso di vivere una disponibilità per gli altri senza secondi fini di vantaggi materiali o di vantaggi psicologici». Massimo Fagioli, Istinto di morte e conoscenza, L’Asino d’oro edizioni, Roma 2010, pag.248 «Troppo difficile per loro la comprensione della dialettica, troppo pesante il conflitto di sentirsi cattivi nel momento del rifiuto.Troppo lontano, da loro, l’interesse per gli altri, troppo povero l’amore per volere una realtà degli uomini diversa dall’attuale». Massimo Fagioli, Premessa alla quinta edizione di Istinto di morte e conoscenza, L’Asino d’oro edizioni, Roma 2010, pag.43 «Origine materiale. Facile a dirsi. Poi, andando a fondo, si scopre che è difficile, difficilissimo nonostante più di 100 anni di materialismo storico ateo, più di 200 dall'illuminismo ugualmente ateo. È che accettare realmente, nell'inconscio, come realizzazione psichica profonda, e non soltanto come sbandieramento di un concetto astratto o come dovere di coerenza cosciente, l'origine materiale, innanzitutto la propria, significa subito accettare la fine di questa propria realtà materiale. Significa cioè rinunciare all'idea di eternità, spiritello maligno nascosto nella mente di tante persone. Tutti vogliono restare, nessuno sa accettare di andarsene dopo essere stato ed aver fatto. L'annullamento della nascita, della prima e fondamentale separazione, conduce poi a non fare e non accettare più separazioni mai e da nessuno. Conduce a vivere come se il tempo non passasse, come se si fosse sempre nello stato di prima. Ogni novità, personale, sociale, storica, culturale, viene continuamente annullata. Perché la novità mette in crisi lo status, la norma, e lo rende passato. Lo mette da parte. E si scatena il conflitto e la lotta tra il nuovo e coloro che non sanno modificarsi. Coloro che non riescono ad aprirsi ad una recettività per rapportarsi a quanto prima non c'era. L'uomo che non ha scoperto la nascita non riesce ad accettare nessuna nascita, resta sempre conservatore, reazionario, ovvero reagisce con l'annullamento di fronte ad ogni nuovo che compare. Non accetta neppure i propri nati, li distrugge, li fa impazzire». Massimo Fagioli, in Bambino… [Leggi l'articolo]

● CON IL NUOVO ANNO "ACCADEMICO" CHE SI STA PER APRIRE NELLA PROSSIMA SETTIMANA "SEGNALAZIONI" CONFERMA CHE C'È, E DUNQUE CONTINUERÀ AD ESISTERE... E SPERIAMO A CRESCERE "SENZA TREGUE". C'È E CI SARÀ, ANCHE SE FORSE SPESSO POVERA ED ESSENZIALE: SPESSO MA CI AFFIDEREMO DUNQUE ALLA CLEMENZA E ALL'AFFETTO DEI LETTORI. MA RESTIAMO CONVINTI CHE LA CERTEZZA DELLA PRESENZA PERIODICA DI QUESTA ORMAI STORICA NOSTRA TESTATA DI "SEGNALAZIONI" SIA DIVENTATA DI QUESTI TEMPI DAVVERO NON FELICI ANCORA PIÙ INDISPENSABILE DI SOLO POCO FA.. ● OLTRE ALLA RASSEGNA DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA CONTINEREMO A PROPORRE, CON "AVANCES", CONTRIBUTI ORIGINALI PERSONALI E/O COLLETTIVI A "SEGNALAZIONI" SONO E SARANNO SEMPRE FAVOREVOLMENTE ATTESI E LETTI DALLA REDAZIONE ED EVENTUALMENTE PUBBLICATI E/O PROPOSTI E PROMOSSI PER UNA LORO PIÙ AMPLIA DIFFUSIONE. ● CONTINUEREMO NATURALMENTE ANCHE A COMPORRE E PUBBLICARE I NOSTRI "REPRINT" GIÀ ACCOLTI CON MOLTO FAVORE DAL PUBBLICO E COME PERIL PASSATO TRATTI DALL'AMPLISSIMA COLLEZIONE DI MATERIALI STORICI DELLA ANALISI COLLETTIVA CHE NEI DECENNI ABBIAMO CON TESTARDAGGINE RACCOLTO E CONSERVATI NEI NOSTRI ARCHIVI PERCHÈ CERTI DELL'IMPORTANZA ENORME CHE ESSI INEVITABILMENTE AVRANNO PER GLI STUDIOSI IN FUTURO ● ASPETTIAMO DUNQUE LE VOSTRE OPINIONI POSSIBILMENTE IN FORMA NON ANONIMA: «CHE CENTO FIORI SBOCCINO, CHE CENTO SCUOLE CONTENDANO»: È A TUTT'OGGI UNA DELLE POCHISSIME MASSIME MAOISTA E MARXISTA ALLE QUALI SEGUENDO ANCORA UN LONTANO SUGGERIMENTO DI MASSIMO FAGIOLI PENSIAMO DI POTERCI ANCORA RIFERIRE CON  QUALCHE UTILITÀ ● QUALCUNO FORSE CI GUARDA (FORSE CON "MALOCCHIO"?) E DICE CHE LA NOSTRA È SOLO "TIGNA" UN PO' PATETICA DI POVERI SOPRAVVISSUTI.... NOI INVECE PREFERIAMO PENSARE CHE STIAMO SEMPLICEMENTE PROSEGUENDO CON UN PO' DI CORAGGIO - ANCHE PERSONALE E PRIVATO - IN UNA STRAORDINARIA RICERCA COLLETTIVA - CERTAMENTE NON TERMINATA E, ALLE VISTE, NEPPURE TERMINABILE - ALLA QUALE ABBIAMO PRESO PARTE INTERAMENTE E CON TUTTI NOI STESSI, CHE PER NOI E PER TANTI HA AVUTO INZIO BEN PIÙ DI QUARANTA ANNI FA. «LA STORIA DELL'UOMO»... NOI PREFERIAMO CHIAMARLA RESISTENZA...CIOÈ «ESSERE NONOSTANTE»STIAMOANCORA TENTANDODI RECUPERARE L'INTEGRITÀ DELLE FORZE CHE CI SERVONO PER TUTTO QUESTO..MA TU CHE PENSI? CAMMINEREMO INSIEME? quando vuoi PUOI SCRIVERCI QUI segnalazioni.box@gmail.com https://segnalazioni.blogspot.com/2019/08/con-il-nuovo-anno-accademico-che-si-sta.html [Leggi l'articolo]

il manifesto 2.8.19Canfora: «Serve una vera socialdemocrazia, solo così la sinistra tornerà rivoluzionaria»Lo storico comunista. «Pd paralizzato, chi non vuole fare l’eremita riprenda l’insegnamento di Brandt, sarà una scelta radicale». «Saragat e Tanassi? No, era il nome del partito di Lenin La giustizia sociale resta una parola d’ordine fortissima Per De Rita non c’è più la spinta vitale? Ora la lotta è impari», «La politica di Di Maio è stato un bluff, il duro ha fallito tutte le promesse. Su fisco e giustizia solo sceneggiate da campagna elettorale. L’autonomia? Disgusta il sì dei dem»intervista di Daniela Preziosi «Non stanno governando per nulla. Un fallimento». Se al professore Luciano Canfora – filologo, storico, comunista «senza partito» – si chiede del governo, si riceve una risposta senza attenuanti. «La politica sociale di Di Maio è stato un bluff, conati rovinosi. I navigator, non ne parliamo. L’altro, il duro, ha promesso di rimpatriare 600mila persone, clandestini, e naturalmente non l’ha fatto; ha deciso di chiudere i porti come del resto voleva già Minniti; ha fatto un po’ di braccio di ferro per lo più perdendo, sia con l’ottima Rackete, sia nel caso della nave Diciotti, da ultimo con la Gregoretti. Nel frattempo, com’è giusto, tantissimi sbarcano su barchette di fortuna. Sul versante fiscale, che è un topos, per ora solo parole vane. Ne parlano, litigano e accantonano l’argomento. Così sulla giustizia, una sceneggiata». Professore, non hanno combinato proprio niente? Non è accaduto nulla. La conflittualità perenne, ostentata, è uno scenario elettorale per entrambi. Sanno che la legislatura non finirà finché non si matura la pensione per i parlamentari. Non è una malignità, è senso comune. I deputati dei 5 stelle non torneranno mai più, perché avranno un bruttissimo esito elettorale e anche perché stanno tentando di ridurre gli eletti. Fino a quel momento la legislatura durerà, quindi si preparano alla campagna elettorale subito successiva, dicendo di fare, al governo, ognuno dei due quello che ritiene utile in vista del voto. È un quadro realistico, non malizioso o ostile. Con danni per tutti noi che è inutile sottolineare. Le sinistre hanno regalato voti ai 5 stelle ma anche alla Lega. Un travaso contro natura? Non credo. Quanti disoccupati disperati weimariani votarono per il fuhrer piantando il partito comunista tedesco? Tantissimi. Piuttosto il vero travaso è stato di chi votava a sinistra e nel marzo del 18 ha votato 5 stelle. È stato l’errore strategico,… [Leggi l'articolo]

SEGNALAZIONI È IN CORSO DI AGGIORNAMENTO A SEGUIRE - CON UN CLIC QUI - TROVI ANCHE TUTTI I CONTENUTI SCELTI DA “SEGNALAZIONI” NEI GIORNI PRECEDENTI NEL TEMPO DI UNA PERTINACE RESISTENZA: Sergej Rachmaninoff - Piano Concerto No. 2 from SEGNALAZIONI.BOX on Vimeo. Hélène Grimaud e l'Orchestra sinfonica di Luzern diretta da Claudio Abbado TORNA A "SEGNALAZIONI" ▲ m QUELLO CHE SEGUE È L'INDICE DEGLI ARGOMENTI FIN QUI DISPONIBILI NELLA SEZIONE «REPRINT». LO TROVI TUTTI I GIORNI QUI DI SEGUITO INSIEME ALLA RASSEGNA STAMPA INDIPENDENTE DI "SEGNALAZIONI" CON I "REPRINT" PIÙ RECENTI O AL MOMENTO PIÙ SIGNIFICATIVI: PER L'INDICE CLICCA QUI «I REPRINT»! DAL MOMENTO CHE COME CONSEGUENZA DEL LAVORO FATTO IN PASSATO POSSIAMO CONTARE SU UN NOSTRO ARCHIVIO DI CONTENUTI SEDIMENTATOSI IN PIÙ DI DICIOTTO ANNI DI RICERCA, FACENDO BASE SU QUESTO PATRIMONIO «I REPRINT» SONO PROPOSTI E PUBBLICATI NON QUOTIDIANAMENTE O CON UNA PERIODICITÀ PREFISSATA, MA OGNI VOLTA CHE LA RASSEGNA DELLA STAMPA QUOTIDIANA O LE SEGNALAZIONI, I SUGGERIMENTI O LE RICHIESTE DEI LETTORI CE NE PROPONGONO L'ESIGENZA: ASPETTIAMO I VOSTRI CONTRIBUTI (SCRIVETECI QUI). «AVANCES DI SEGNALAZIONI» ESISTE INVECE PER GARANTIRE SPAZIO DI LIBERO INTERVENTO A CONTRIBUTI ORIGINALI EVENTUALI DEI LETTORI: MANDATE LE VOSTRE PROPOSTE CON UNA E MAIL INDIRIZZATA QUI. ● I «MOSTRI»: LE GENERAZIONI MITOLOGICHE m ● LE «QUATTRO PIAGHE»: IL «NULLA EBRAICO», IL «PECCATO ORIGINALE», IL «MALE RADICALE» DI KANT, L’ANIMALITÀ DEL «LOGOS».
 m ● IL VELENO NAZISTA DI HEIDEGGER
 m ● LA RIVOLTA FALLITA DI NIETZSCHE  m ● IL CORAGGIO E LA FANTASIA DI GRAMSCI ● LO SPIRITUALISMO MASCHERATO DI SPINOZA: UN DIO ANCORA PIÙ ONNIPOTENTE E INAFFRONTABILE ● LA MENZOGNA SEDICENTE “ULTRASINISTRA” DI UNA CONTINUITÀ DI SPINOZA CON MATERIALISMO E MARXISMO ● L’INVIDIA DI BELLOCCHIO PER BERTOLUCCI ● MASSIMO FAGIOLI A PARTIRE DAL CONVEGNO SUL “CASO ERICA” DEL 2002  AFFONDA LA SFIDA CON LA CULTURA DISUMANA FRANCO - ITALIANA CHE TENTA DI AFFONDARE QUALSIASI POSSIBILITÀ DELL’ESISTENZA DI UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA IN ITALIA E IN EUROPA ● FOUCAULT E TONI NEGRI, ALTHUSSER ● GIORDANO BRUNO, ARISTOTELE E LA RICERCA DI MARIO VEGETTI ● LE ANTICHISSIMA MITOLOGIE DELLA TRADIZIONE CHE FONDANO IL METRO EPICO CON GILGASMESH VIII E CON IL RAMAYANA, SONO OGGI FINALMENTE DISPONIBILI INTEGRALMENTE AGLI STUDIOSI L'EPOPEA (O PIÙ SEMPLICEMENTE "IL GILGAMESH") È ANTERIORE AI VEDA INDIANI (1500 A.C.). LE PRIME REDAZIONI SUMERICHE DEL POEMA SONO FATTE RISALIRE AD OLTRE IL 2000 A.C. DOCUMENTI SU GILGAMESH SONO STATI RINVENUTI PIÙ O MENO OVUNQUE IN… [Leggi l'articolo]

SIMONA MAGGIORELLI DIRETTORE DI LEFT INTERVISTATA A TG3 LINEA NOTTE DA MAURIZIO MANNONI MARTEDI 28 MAGGIO 2019 [Leggi l'articolo]

«OSARE PENSARE!!:»  È DUNQUE ADESSO ORMAI DEFINITIVAMENTE DIMOSTRATO CHE CON I CATTOCOMUNISTI SI PERDE SEMPRE E COMUNQUE E CHE LA SINISTRA, SE CONTINUA AD AVER PAURA DI DISPICERE A PAPI PRETI E AD OGNI RAZZA DI CLERICALI E BACIAPILE, E NON DICHIARANDO INVECE SEMPRE APERTAMENTE LA PROPRIA IDENTITÀ CULTURALE  SCHIETTAMENTE E APERTAMENTE ATEISTICA MA ANZI QUASI NASCONDENDOLA COME SE LA SI CONSIDEDERASSE UNA DIFFERENZA DA POCO, O ADDIRITTURA QUASI VERGOGNANDOSENE O COME SPAVENTATI DALLA PROPRIA STESSA EMPIETÀ, PROPRIO PER QUESTA VIA, LA SINISTRA - PRIVATASI DI QUELLA CHE È SEMPRE STATA, INSIEME ALL'IDEA DI EGUAGLIANZA, LA PROPRIA CONNOTAZIONE IDENTITARIA PIÙ FORTE - RISCHIA DAVVERO DI SCOMPARIRE E PER SEMPRE LASCIANDO A BERGOGLIO E AI PRETI IL DOMINIO DEI TEMI DELLA GIUSTIZIA E DELLA EGUAGLIANZA E DUNQUE, TUTTI, IN BALIA DELLA ALIENAZIONE RELIGIOSA!   QUINDI CON I PRETI E TUTTI I LORO   ACCOLITI DAVVERO MAI PIÙ! [Leggi l'articolo]

IN DIRETTA DA PALAZZO MERULANA IN ROMA

● OGGI 25 MAGGIO HA INIZIO L’INCONTRO SUL TEMA  “NEGAZIONE DELLA NATURALE SOCIALITÀ UMANA: IL NEOLIBERISMO” UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE [Leggi l'articolo]

FIRENZE ANTIFASCISTA SEGUI GLI AGGIORNAMENTI DI "SEGNALAZIONI" LUNEDI 20 MAGGIO ORE 20:30 LA RASSEGNA DELLA STAMPA DI OGGI È ADESSO DISPONIBILE QUI DI SEGUITO  Lampedusa Il pm fa sbarcare i migranti Il capo leghista smentito in tv Il leghista perde la testa: “Lo denuncio”. Di Maio: “Magistrati indipendenti dal governo”. Il capo della Lega ripeteva a Giletti su La7 che nessuno sarebbe sceso a terra, il conduttore gli ha letto l’Ansa che diceva che il procuratore di Agrigento aveva ordinato il sequestro della nave Sea Watch 3 e lo sbarco dei migranti. Lui ha perso le staffe: “È il magistrato che mi ha incriminato, andrò fino in fondo” SALVINI from SEGNALAZIONI.BOX on Vimeo.

FUORI MATTEO SALVINI DA FIRENZE! Ringraziamo di cuore le compagne e i compagni di Iam (Iniziativa antagonista metropolitana), del Cua, (Collettivo universitario autonomo), del Cas, (Collettivo antagonista studentesco) e del Collettivo femministe Spine nel fianco. La Città di Firenze è Medaglia d'Oro della Resistenza al Valor Militare. I manifestanti davanti al cordone di polizia protestavano cantando “Bella Ciao”.  Salvini: "La Madonna ci porterà alla vittoria! [Leggi l'articolo]

IN DIRETTA STREAMING DAL SALONE DEL LIBRO DI  TORINO MAGGIO 2019 RAI UNO SPECIALE MILLEEUNLIBRO SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO - SABATO 11 MAGGIO GUARDA LA CLIP DAL SALONE DI TORINO QUI Giovsnni Senatore L'Asino d'Oro Edizioni LA DIRETTA IN STREAMING DA TORINO DI SABATO 11 MAGGIO QUI

UNA PRODUZIONE ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE UNA REALIZZAZIONE MAWIVIDEO PRESENTAZIONE DEL LIBRO AMORE E PSICHE - L'ASINO D'ORO EDIZIONI IN DIRETTA STREAMING DA TORINO DOMENICA 12 MAGGIO 2019
https://youtu.be/AQByUbjrYB4 [Leggi l'articolo]

M LA DOMANDA DI AMMISSIONE SCADE IL 30 APRILE https://biospsyche.it LA TEORIA DELLA NASCITA A VARSAVIA TRE E-POSTER PRESENTATI A VARSAVIA PER IL CONGRESSO DELL’EPA 2019 (THE 27 EUROPEAN CONGRESS OF PSYCHIATRY) IL 6 APRILE THE ALTERATION OF SENSORY CONSCIOUSNESS OF THE SELF IN CHILDREN WITH DEVELOPEMENT DISORDERS A PRELIMINARY STUDY O. ORSINI, D. MONTANARO, A BERNARDINI  THE RELATION BETWEEN IMPULSIVITY AND ALEXITHYMIA IN A GROUP OF SUBJECTS WITH NICOTINE ADDICTION DR. D. MONTANARO, DR C.MEDICI PSYCHIATRY AS PSYCHOTHERAPY: MORE THAN 40 YEARS ROBERTA POMPEI, ALESSIO GIAMPÀ CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA m https://ventisecondi.it/eventi/filosofia-politica-karl-marx/ LINEE RESISTENTI Linee resistenti DVL 2019-04-14 from Maurizio Maturi on Vimeo. 12 APRILE 2019 Presentazione del libro “Linee resistenti” di Iliano Caprari “L’Asino d’oro edizioni” L’Associazione “La scuola che verrà” Liceo 5EU Liceo Benedetto da Norcia, 3G dell’Istituto Di Vittorio-Lattanzio. Riprese video, Maurizio Maturi e Gabriella Terenzi Montaggio Maurizio Maturi. si rigrazia Renato Cirodano COMUNICATO STAMPA DELLA ASSOCIAZIONE AMORE E PSICHE L’associazione culturale Amore e Psiche è lieta di presentare il nuovo sito web che ha voluto rendere più snello e di più facile consultazione, pronto ad accogliere, oltre gli eventi correnti, le implementazioni del materiale storico che sta raccogliendo e restaurando. Per festeggiare l’uscita del nuovo sito e la nuova edizione del libro “Storia di una ricerca. Lezioni 2002”, è con grande piacere che annunciamo l’inserimento nell’archivio video delle prime sette lezioni, tenute dal Prof. Massimo Fagioli presso l’Università di Chieti in quell’anno, il primo della sua decennale e originalissima attività di insegnamento universitario. Forse quello a cui non ci si può opporre è la realtà della conoscenza; se ci si oppone alla realtà della ricerca e della conoscenza, l’individuo muore, perché si lede la specificità, scusate le parole, della specie umana che è la ricerca e la conoscenza, il sapere.     Massimo Fagioli, Storia di una ricerca. Lezioni 2002
L’Asino d’oro edizioni, Roma 2018 Con questa splendida frase, quanto mai attuale e necessaria, riportata in quarta di copertina, Massimo Fagioli chiude la terza lezione del 2002. Il volume stampato dalla casa editrice l’Asino d’oro edizioni, ha una veste grafica completamente rinnovata e, abbandonate le consuetudini editoriali, riproduce fedelmente il linguaggio parlato di Fagioli. Qui troverete l’elenco delle lezioni ora disponibili e a breve pubblicheremo anche le altre lezioni in corso di restauro. Continuate a seguirci e a sostenerci. (Link per vedere tutte le lezioni: https://associazioneamorepsiche.org/archivio/?_post_type=video&_anno=2002) si ringrazia Manlio Massimetti https://associazioneamorepsiche.org/ IL COMUNICATO STAMPA CON LE AGGIUNTE… [Leggi l'articolo]

LA RASSEGNA DELLA STAMPA DI GIOVEDI 7 FEBBRAIO RadiciLa Stampa 7.2.10Andrej BelyjIl sottosuolo religioso della rivoluzione bolscevica Il comunismo interpretato con l’occhoonirico del verbo simbolistadi Andrea Colombo qui Doppiozero 16.1.15Viaggio a San Pietroburgodi Gian Piero Piretto qui il manifesto 7.2.19Quando l’orologio non è in sincronoTra passato e presente. Riflessioni intorno al libro di Piero Bevilacqua, «Ecologia del tempo», pubblicato da Castelvecchidi Luciana Castellina qui Il Fatto 7.2.19Concita De Gregorio“Pago le cause di Berlusconi all’Unità, il Pd si è dileguato”Da 8 anni è condannata a rifondere i danni per le sentenze di diffamazione: “Dovrebbe farlo l’editore, che però fa finta di niente”di Salvatore Cannavò qui Il Fatto 7.2.19Il reddito non piace al Pd classistadi Daniela Ranieri qui il manifesto 7.2.19Cucchi, il generale Casarsa indagato per il depistaggioL’allora colonnello, comandante del Gruppo Roma, finisce nell’inchiesta integrativa al processo bis. Fino a un mese fa era comandante dei Corazzieri del Quirinale, accusato di falsodi Eleonora Martini qui La Stampa 7.4.19Caso Cucchi, un generale indagato per depistaggiodi Francesca Paci qui Il Fatto 7.2.19Sanità, la svolta di Fontana non piace ai privatidi Gianni Barbacetto qui Il Fatto 7.2.19Perché i giornali stanno soffrendoWeb e non solo - Negli anni della crisi i consumi delle famiglie sono scesi, quelli per la cultura sono crollati. La conoscenza è più democratica, ma sempre meno persone la cercano nei canali tradizionali. E l’attendibilità non contadi Domenico De Masi qui La Stampa 7.2.19Italiani in fuga, all’estero sono 5,5 milioniAdesso partono anche famiglie e over 60di Francesca Sforza qui il manifesto 7.2.19La Marina porta l’industria delle armi in crociera nel GolfoDifesa. La fregata Margottini fa da vetrina alle compagnie italiane. Nel 2018 una missione analoga sponsorizzata dall’Aeronauticadi Luciano Bertozzi qui La Stampa 7.2.19Italia, nella missione in Niger anche l’accordo per vendere armidi Francesco Grignetti qui La Stampa 7.2.19Con i curdi a Kobane“L’Isis è piegata. La prossima guerra sarà con la Turchia”di Francesco Semprini qui La Stampa 7.2.19In Siria i missili russi capaci di abbattere i jet di Gerusalemmedi Giordano Stabile qui La Stampa 7.2.19Nel triangolo fra religioni monoteiste è decisiva una parola: Abramodi Gabriel Levi qui Repubblica 7.2.19 Englaro“Eluana è viva perché dieci anni fa ci ha insegnato a dire no”Intervista di Piero Colaprico qui Repubblica 7.2.19Prodi"Al Pd serve un padre Zingaretti può diventarlo decisivo votare alle primarie"Intervista di Andrea Bonanni qui LA RASSEGNA DELLA STAMPA DI MERCOLEDI 6 FEBBRAIO La Stampa 6.2.19La fede come scudo dei dirittidi Gian Enrico Rusconi qui il… [Leggi l'articolo]

 Ernst Kretschmer dopo studi di teologia compì le sue prime osservazioni psichiatriche durante la prima guerra mondiale, in qualità di medico militare psichiatra e ufficiale dell'esercito. Insegnò Neurologia e Psichiatria presso le Università di Tubinga (1923), Marburgo (1926) e di nuovo a Tubinga (1946) dove morì nel 1964. Membro fondatore della International General Medical Society for Psychotherapy (AÄGP) fondata il 12 gennaio 1927. Fu presidente dell'AÄGP dal 1929. Nel 1933 si dimise dall'AÄGP. La collaborazione con i nazisti. Dopo essersi dimesso dall'AÄGP, iniziò a sostenere le SS e firmò il "Voto di fedeltà dei professori delle università e delle scuole superiori tedesche ad Adolf Hitler e allo stato nazionalsocialista"  ("Bekenntnis der Professoren an den deutschen Universitäten und Hochschulen zu Adolf Hitler und dem È nationalsozialistischen Staat") [Fonte Wikipedia GB]. [Fonte Wikipedia FR: «De manière étonnante, Kretschmer a pu travailler en Allemagne tout au long de la période de la domination nazie sans être persécuté. Plusieurs de ses collègues juifs allemands psychiatres et psychologues ont dû quitter le pays»]. Quello che segue è il profilo biografico di  Ernst Kretschmer tratto da Ernst Klee Das Personen-Lexicon Zum Dritten Reich (Il lessico del Terzo Reich) e che è disponibile qui di seguito UNA PRODUZIONE ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE  Si ringraziano William Santero e Daniele Carlevaro qui LA REGISTRAZIONE INTEGRALE DELL'EVENTO È DISPONIBILE QUI LA SCUOLA CHE VERRÀ  "RESTIAMO UMANI" REALIZZATO PRESSO ISTITUTO DI VITTORIO-LATTANZIO MARCOLEDÌ 23 GENNAIO. 23 Gennaio 2019 Restiamo umani -Bibliopoint Giuseppe Di Vittorio from [Leggi l'articolo]

IL 18 GENNAIO  2019 A FIRENZE

IL 18 GENNAIO  2019 A FIRENZE CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA SI RINGRAZIA VITORIO RENATO  CIRODANO [Leggi l'articolo]

COMUNICATO STAMPA I PIÙ RECENTI INSERIMENTI NEL CATALOGO DEGLI ARCHIVI DELLA ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE https://associazioneamorepsiche.org L’associazione culturale Amore e Psiche è lieta di presentare il nuovo sito web che ha voluto rendere più snello e di più facile consultazione, pronto ad accogliere, oltre gli eventi correnti, le implementazioni del materiale storico che sta raccogliendo e restaurando. Per festeggiare l’uscita del nuovo sito e la nuova edizione del libro “Storia di una ricerca. Lezioni 2002”, è con grande piacere che annunciamo l’inserimento nell’archivio video delle prime sette lezioni, tenute dal Prof. Massimo Fagioli presso l’Università di Chieti in quell’anno, il primo della sua decennale e originalissima attività di insegnamento universitario. Forse quello a cui non ci si può opporre è la realtà della conoscenza; se ci si oppone alla realtà della ricerca e della conoscenza, l’individuo muore, perché si lede la specificità, scusate le parole, della specie umana che è la ricerca e la conoscenza, il sapere.     Massimo Fagioli, Storia di una ricerca. Lezioni 2002
L’Asino d’oro edizioni, Roma 2018 Con questa splendida frase, quanto mai attuale e necessaria, riportata in quarta di copertina, Massimo Fagioli chiude la terza lezione del 2002. Il volume stampato dalla casa editrice l’Asino d’oro edizioni, ha una veste grafica completamente rinnovata e, abbandonate le consuetudini editoriali, riproduce fedelmente il linguaggio parlato di Fagioli. Di seguito l’elenco delle lezioni ora disponibili e a breve pubblicheremo anche le altre lezioni in corso di restauro. Continuate a seguirci e a sostenerci. Lezione 1 del 1 marzo 2002 Lezione 2 del 1 marzo 2002 Lezione 3 del 2 marzo 2002 Lezione 4 del 15 marzo 2002 Lezione 5 del 15 marzo 2002 Lezione 6 del 16 marzo 2002 Lezione 7 del 16 marzo 2002 Link per vedere tutte le lezioni: https://associazioneamorepsiche.org/archivio/?_post_type=video&_anno=2002 Lezione 1 - 1 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/307853952/28f51189dc Lezione 2 - 1 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/307857480/cb37db1577 Lezione 3 - 2 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308005090/429844d552 Lezione 4 - 15 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308015972/567609458b Lezione 5 - 15 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308020927/bafbf8b9c9 Lezione 6 - 16 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308023026/8b806c0bbe Lezione 7 - 16 marzo 2002 vimeo.com/user35707616/review/308550420/0c28aabbb7 Lezione 8 - 12 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308556628/4455a6239a Lezione 9 - 12 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308764324/d5d45e4450 Lezione 10 - 13 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308765493/754029c1e0 Lezione 11 - 19 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308768230/527ca81e49 Lezione 12 - 19 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308770286/a377cbd531 Lezione 13 - 20 aprile 2002 vimeo.com/user35707616/review/308771890/34c32a6121 si ringrazia Manlio Massimetti   [Leggi l'articolo]

BUON CAPODANNO ATEO ED INTERNAZIONALISTA! Bella Ciao (Omani) عمان قيثارة السلام بيلا تشاو.mp4 from SEGNALAZIONI.BOX on Vimeo. si ringrazia (Cinzia Fazio «NON CI SARÀ MAI LIBERTÀ DI RICERCA FINO A CHE C'È IL PENSIERO RELIGIOSO.CREDERE E PENSARE SONO SENZA POSSIBILITÀ DI ACCORDO» Massimo Fagioli, Left 2006, L'asino d'oro, 2009, pag. [XIV]... DAL DICEMBRE DEL 2006 I SEMINARI DI ANALISI COLLETTIVA - LIBERI E GRATUITI - SI TENNERO SEMPRE ANCHE LA SETTIMANA E IL GIORNO STESSO DI NATALE... E MOLTI TESTIMONI DI QUEI GIORNI RACCONTANO CHE IN QUELLE OCCASIONI SI SENTIVANO SEMPRE PARTICOLARMENTE BENE... E UN BEL PO' DI VERITÀ NEGATE SUL CRISTIANESIMO E IL NATALE, LE PUOI TROVARE CLICCANDO QUI I numeri arretrati possono essere richiesti alla casa editrice tramite email  arretrati@ilsognodellafarfalla.it L’asino d’oro edizioni Il sogno della farfalla n.1/1999 Rivista di psichiatria e psicoterapia Le notti dell’isteria p. 5 di Massimo Fagioli ...dopo 14 anni p. 20 di Massimo Fagioli «Questo testo, scritto da Massimo Fagioli in occasione della mostra “Italia oggi” tenutasi a Nizza nel giugno 1985 (...) è stato già edito, prima, nel catalogo della mostra pubblicato nello stesso anno (...) e poi in un limitato numero di esemplari fuori commercio. Avendo ambedue queste edizioni, ormai esaurite, avuto ristretta circolazione, la presente, in tutto identica all’originale, rende per la prima volta ampiamente disponibile questo scritto». [Roma 1999]  [Leggi l'articolo]

In Emilia-Romagna il crollo dei votanti è stato del 21,3% (dal 66,7%), contro il 12,4% dell’Umbria (dal 64,7%). Certo, si temeva l’astensionismo soprattutto a causa del segno lasciato dalle alluvioni in Emilia-Romagna, ma non lo si immaginava così drammatico [Leggi l'articolo]

Il cambiamento climatico è il convitato di pietra della politica globale. E a Baku le promesse scivolano sui tavoli come un rituale stanco [Leggi l'articolo]

Le nomine di Trump, nel loro sconsiderato sostegno a chi è pericolosamente non qualificato, sembrano essere frutto di un flagrante atto vendicativo. Ma sta andando anche oltre i limiti che la maggioranza dei senatori repubblicani sembrano essere disposti a tollerare [Leggi l'articolo]

In Umbria e Emilia Romagna vince il centrosinistra. E la destra invoca vendetta [Leggi l'articolo]

Ecco quali ripercussioni le elezioni Usa avranno sul mercato del lavoro europeo. A rischio molti posti di lavoro in un settore strategico, quello tecnologico. Già oggi la differenza tra gli Stati Uniti e l’Europa è molto ampia. E il duo Trump -Musk aumenterà lo iato. Dobbiamo agire in fretta [Leggi l'articolo]

Nel novembre 1994 si svolse la Costituente laburista con l'obiettivo di non disperdere la grande tradizione del socialismo liberale. Oggi, 18 novembre, l'attualità di quella esperienza politica è al centro di un incontro a Firenze, allo Spazio Rosselli. Ne parla Valdo Spini che ne fu il presidente [Leggi l'articolo]

Il ministro leghista ha ripetuto in tv la vicenda di un presunto spacciatore albanese scarcerato dal giudice. Un caso che dimostrerebbe, secondo Salvini, come i giudici "facciano politica". Ma non è andata proprio così [Leggi l'articolo]

Viaggio nell'arte delle due Germanie, quando erano separate dal muro fra realismo e astrattismo [Leggi l'articolo]

La deportazione di Trump finirà con l’innestare un movimento circolatorio di espulsioni e reimmigrazioni. Una sorta di moto perpetuo che già si manifesta tra Italia e Albania [Leggi l'articolo]

Il Global South sbarca in laguna con la Biennale arte (aperta fino al 24 novembre)

Il rifiuto della guerra è un tema molto presente nell’immaginario di questa Biennale così come il rifiuto dell’apartheid, in tutte le sue forme manifeste o meno [Leggi l'articolo]

“Saperi liberi”, gli studenti in sciopero bocciano il modello-Valditara di scuola

No ad una istruzione subordinata al lavoro, al militarismo, dominata dalle diseguaglianze. Gli studenti chiedono il diritto allo studio per tutti, una riforma della rappresentanza e tutele per il benessere psicologico [Leggi l'articolo]

Si tratta di malattia che si manifesta con dolori a livello muscolare, provocando dolore, spossatezza e affaticamento. Colpisce anche molti minori. Ma manca ancora una adeguata presa in carico dal SSN. E la politica tace [Leggi l'articolo]

I Comitati no Ad, attivi in tutte le Regioni vedono riconosciute dalla Consulta le ragioni della proprie critiche alla legge e rilanciano il referendum di abrogazione totale [Leggi l'articolo]

Prima il "decreto Albania" bocciato dai giudici, adesso l'autonomia differenziata che riceve lo schiaffo della Consulta: sono incostituzionali sette punti centrali della riforma Calderoli [Leggi l'articolo]

L'ex presidente finlandese ha presentato un documento (accolto con favore da Ursula von der Leyen) in cui prospetta un potenziamento della difesa europea sempre nell'alveo Nato [Leggi l'articolo]

Io che ho vissuto il “modello australiano” imitato dai governi europei per confinare le persone

Gli articoli e i testi raccolti nel libro “Libertà, solo libertà”, pubblicato da Add Editore, sono stati scritti tra il 2013 e il 2020. In quegli anni, lo scrittore e attivista culturale curdo-iraniano Behrouz Boochani è stato detenuto sull'isola di Manus, in Papua Nuova Guinea, all'interno di un centro di detenzione offshore australiano. Boochani, fuggito dall’Iran per il suo giornalismo a sostegno del popolo curdo, è riuscito a raccontare da Manus la drammatica realtà di un sistema di detenzione illegale, dove migliaia di rifugiati sono costretti a vivere in condizioni disumane, vittime di un sistema politico anti-immigrazione che nega l’accesso alla protezione legale a chi fugge da persecuzioni e conflitti.  La testimonianza contenuta in “Libertà, solo libertà” e nel precedente "Nessun amico se non le montagne” trasmettono al pubblico un linguaggio nuovo, che va oltre il giornalismo tradizionale. Questo libro è una specie di cronistoria degli anni passati a resistere, criticare, illustrare e tentare di abolire il programma brutalmente strategico e razzializzato messo in atto dall’Australia per controllare le frontiere. La maggior parte degli scritti raccolti è stata prodotta proprio durante la detenzione di Boochani, al quale abbiamo rivolto le nostre domande.  Com’è la vita di Behrouz ora, dopo Manus? Che cosa ha significato il successo del tuo libro per te e per gli altri migranti? BB Dopo oltre sei anni di detenzione, nel novembre 2019, sono riuscito a fuggire in Nuova Zelanda: grazie al mio libro, infatti, ero stato invitato a un festival letterario a Christchurch. Poco dopo il mio arrivo, nel giorno del mio 37esimo compleanno, mi è stata concessa la protezione permanente. Continuo a raccontare le storie di chi vive le atrocità causate da questa assurda politica di respingimento offshore: al momento della pubblicazione di questo libro, nel mondo ci sono oltre ventisei milioni di rifugiati e più di ottantadue milioni di sfollati. C’è ancora molto da fare. Scrivere e leggere è un modo per restituire un volto ai rifugiati, per documentare questa storia, per promuovere una trasformazione e per proteggere l’identità di chi non ha altra scelta che esercitare il diritto di richiedere asilo. I leader di questo movimento sono gli stessi rifugiati. Il nostro è un cammino lungo e tortuoso, ma ogni piccolo passo che facciamo ci conduce un po’ più vicino a un futuro migliore.  Raccontaci come scrivevi. Scrivevi dalla tua cella? Non temevi di essere scoperto? BB I primi quattro anni della mia… [Leggi l'articolo]

Uli Grabenwarter. Come sta la finanza a impatto, tra compromessi e fallimenti

“Quando siamo partiti con la finanza a impatto nel 2007 lo abbiamo fatto con l'ambizione di essere quelli che andavano dove nessun altro andava. E per creare slancio per il nostro settore, per catturare massa critica e capitale che possiamo mettere a disposizione per fare del bene, abbiamo sostenuto che non ci fosse alcun compromesso. Che si poteva fare del bene e fare bene allo stesso tempo. La realtà è che il compromesso che stiamo affrontando è gigantesco”. Uli Grabenwarter è il direttore degli investimenti in equity presso il Fondo europeo per gli investimenti (Eif), l’istituzione parte della Banca europea per gli investimenti che facilita l’accesso ai finanziamenti delle piccole e medie imprese e le supporta nel loro sviluppo. Intervenendo al Social enterprise open camp che si è tenuto a Catania a fine ottobre, Grabenwarter ha posto alcune domande alla platea delle realtà del mondo del sociale presenti, stimolando la riflessione sull’impact investing, cioè quel tipo di investimento finanziario legato sulla carta a obiettivi sociali o ambientali misurabili capaci di generare anche un ritorno economico per gli investitori. “Dove siamo arrivati con il movimento della finanza a impatto da quando abbiamo iniziato circa due decenni fa? Dove siamo arrivati da quando abbiamo intrapreso questo viaggio di sostenibilità iniziato nel 2015, anno in cui abbiamo previsto una gigantesca somma da impiegare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell'Agenda 2030. Dalla prospettiva odierna, non abbiamo trovato la strada per la sostenibilità. E con meno tempo a disposizione, il costo per raggiungerla a causa dell'urgenza è aumentato”. Grabenwarter quali sono le sfide che sta affrontando l’impact investing. Pensa che abbia fallito? UG La finanza a impatto ha fallito a seconda della prospettiva che adottiamo per analizzarla. Se la guardiamo dal punto di vista degli obiettivi che all’inizio si era posta la “comunità dell’impact investing” in termini di promozione per farlo conoscere o per far confluire risorse in questo tipo di investimento e farlo cresce sul larga scala, possiamo dire che ha avuto successo. Ma se lo guardiamo dalla prospettiva di ciò che ha effettivamente ottenuto nel cambiare le cose, nel suo contributo a rendere la società più giusta, l’ambiente più sostenibile, nel preservare le risorse del nostro pianeta, se guardiamo all'ultimo decennio e mezzo o più di investimenti a impatto, in realtà non è cambiato nulla di sostanziale o materiale. Qual è il motivo di questo "fallimento"? UG Penso che il motivo principale… [Leggi l'articolo]

Il contratto fantasma tra Medihospes e la prefettura di Roma per i centri in Albania

Solo un verbale di esecuzione in urgenza: tra la prefettura di Roma e Medihospes, la cooperativa sociale che ha vinto l’appalto da oltre 133 milioni di euro per la gestione dei centri per migranti in Albania, non è stato ancora siglato alcun contratto. A oltre un mese di distanza dall’arrivo delle prime 16 persone nei centri di Shëngjin e Gjadër ma soprattutto a più di sei mesi dall’aggiudicazione della gara pubblica. “Uno schema molto insolito”, osserva l’avvocata Maria Teresa Brocchetto, avvocata amministrativista e socia dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione. Secondo il codice degli appalti infatti è previsto che dal momento dell’aggiudicazione la stazione appaltante -in questo caso la prefettura di Roma- entro sessanta giorni stipuli il contratto con chi ha vinto la gara pubblica: un termine ampiamente superato dall’aggiudicazione da parte della Cooperativa sociale Medihospes del 16 aprile 2024. Un ritardo facilmente imputabile alle lungaggini dei lavori di allestimento dei centri, che hanno fatto slittare l’inaugurazione alla metà di ottobre. Sei mesi di limbo che non hanno però  impedito alla cooperativa romana di procedere, da un lato, con l’apertura a metà luglio di più di cento posizioni lavorative e soprattutto con la creazione di una "succursale" albanese per la gestione dei centri. Il tutto sulla “fiducia”, senza alcun contratto firmato. Infatti a metà novembre la prefettura di Roma ha fatto sapere formalmente ad Altreconomia di non aver ancora stipulato né sottoscritto alcun contratto con la cooperativa aggiudicataria della gara. “Ritardare in questo modo la stipula del contratto contraddice apertamente il carattere d’urgenza che ha connotato tutta l’avventura albanese, a partire dalla decisione di indire una procedura negoziata senza pubblicazione di bando”, aggiunge Brocchetto. Da un punto di vista giuridico, l’aver superato i termini di legge potrebbe essere giustificato dalle deroghe al codice degli appalti previste espressamente proprio dal protocollo Italia-Albania che autorizza all’esecuzione dei contratti “anche in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale”. Quello che dovrebbe essere stato siglato è una sorta di verbale d’urgenza con cui è stato riconosciuto a Medihospes, a partire dalla consegna delle strutture, l’importo "parametrato" sulla ridottissima capienza con cui il centro è stato aperto. “Una ‘deroga’ è per definizione un’eccezione e quindi quella al codice degli appalti, anche se ammessa dalla legge italiana di ratifica del protocollo Italia-Albania, deve essere giustificata dall’urgenza o comunque dall’impossibilità di attuarlo rispettando il codice e sempre comunque nei limiti strettamente necessari. Presupposti che… [Leggi l'articolo]

La guerra dentro e fuori il capitalismo finanziario statunitense sta per cominciare

Donald Trump sta costruendo la sua "squadra". In quella che è stata definita la più grande democrazia del mondo, sembra aperta la distruzione dei formalismi della democrazia liberale e della narrazione illuministica. Nominare Procuratore generale un imputato per traffico sessuale di minorenni, mettere alla guida della Difesa un conduttore televisivo con croci tatuate sul petto, affidare la Sicurezza interna a una governatrice che ha sparato al suo cane perché non le obbediva, scegliere per la National intelligence una ex deputata democratica accusata di propaganda filorussa, designare dei "negazionisti" alla direzione dell'agenzia per l'Ambiente, al Territorio e alla Sanità vuol dire cancellare con una riga netta ogni traccia della mitologia dell'America politicamente corretta, dei "progressisti" bostoniani e kennediani.   Vuol dire costruire la rappresentazione del Paese "popolare", che vive sui social, che ha lavori troppo poveri per non essere arrabbiato con le élite e per sottostare alle eccessive "regole" democratiche, che pretende di farsi giustizia da solo, odiando, sparando e non accettando più giudizi morali sui propri gusti pornografici. Vuol dire dare voce a quel mondo che le pretese di superiorità dei "dem", della parte più ricca e colta della upper class non ha mai compreso.   Tra le nomine non figurano ancora le caselle economiche. Certo c'è Musk con un incarico tra il Cottarelli d'America e il disboscatore selvaggio di ogni vincolo agli spiriti animali dal capitalismo, ma mancano i posti chiave, a cominciare dal segretario al Tesoro. Tale nomina sembra orientata nella direzione di limitare il potere dei grandi fondi, a partire da BlackRock, Vanguard e State Street. I due nomi più probabili, dopo il ritiro di John Paulson, sono quelli di Howard Lutnick e di Scott Bessent. Il primo è amministratore delegato della Cantor Fitzgerald, una società finanziaria che figura tra le poche abilitate dalla Federal reserve al collocamento dei titoli del debito pubblico americano ma è anche il "gestore" delle riserve della Stable Coin Tether. In altre parole, Lutnick potrebbe avviare una nuova stagione di centralità delle criptovalute e, attraverso le Stable Coin, immaginare una nuova forma di dollarizzazione: un cambiamento radicale rispetto al presidente Powell e alle logiche delle Big Three. Il secondo, Bessent, guida Key Square Group, ed è un finanziere d'assalto, alla testa di cordate di fondi hedge altamente speculativi che vogliono tassi bassi e soprattutto vogliono limitare se non abbattere il monopolio dei grandi fondi. La guerra del capitalismo finanziario Usa sta per… [Leggi l'articolo]

I crimini internazionali nella Striscia di Gaza e le macerie della giustizia universale

“Ciò che sta succedendo negli Stati Uniti è una tragedia per le prospettive della giustizia internazionale”, dice Chantal Meloni, docente di Diritto penale all'Università Statale di Milano e avvocato specializzato in crimini internazionali. “Penso alla vittoria di Trump nelle ultime elezioni, favorita anche dal deludente approccio di Kamala Harris sul Medio Oriente, in piena continuità con quello di Biden, che ha consentito ciò che sta accadendo a Gaza dall'ottobre 2023”. Proprio agli scenari globali del diritto penale internazionale Meloni ha dedicato il recente libro “Giustizia universale?”, edito da Il Mulino. Il saggio interroga anche l'efficacia della Corte penale internazionale (Cpi), presso la quale Meloni difende alcune vittime palestinesi nel procedimento in corso sui contestati crimini di guerra israeliani a Gaza. Meloni, quali sono i profili criminali in discussione nell'attuale operazione militare israeliana a Gaza? CM Ciò che abbiamo visto in questi mesi è quasi l'intero catalogo dei crimini internazionali. Partiamo da ciò che è accaduto il 7 ottobre 2023. Il contesto è quello di un'occupazione belligerante del territorio palestinese, dunque di un conflitto armato. In questo quadro, gli eventi del 7 ottobre integrano possibili crimini di guerra e, a parere del procuratore della Corte penale internazionale Khan, possibili crimini contro l'umanità da parte dei leader di Hamas. Anche tutto ciò che è avvenuto da allora da parte israeliana rientra fra le violazioni gravi del diritto internazionale umanitario. Abbiamo visto la distruzione sproporzionata, talvolta intenzionale, di infrastrutture ed edifici civili; accuse all'esercito israeliano di avere preso di mira intenzionalmente i civili; il crimine di affamamento (starvation), per avere negato l'accesso al cibo e all'acqua alla popolazione civile; attacchi e uccisione di personale protetto dell'Onu; come anche attacchi a personale medico, alle ambulanze e agli ospedali stessi, persino alle sedi della Croce rossa internazionale, con la giustificazione, mai sostanziata nei fatti, che ospitassero combattenti o semplicemente membri di Hamas. Già un anno fa ho usato il termine pulizia etnica per descrivere quanto sta avvenendo a Gaza. Non è di per sé un crimine, ma una descrizione giuridica di un insieme di pratiche. Un esempio sono gli ordini di evacuazione, un termine umanitario usato a sproposito da Israele per significare che la popolazione deve lasciare le proprie case, i propri villaggi e non può più tornare -il 90% ormai della Striscia di Gaza del Nord sostanzialmente è distrutto, quindi non più abitabile-. Poi questa pulizia etnica può essere declinata giuridicamente in tanti crimini:… [Leggi l'articolo]

“Meat sounding” e interessi dell’industria della carne. La Corte Ue segna una svolta

I produttori di carne e le loro associazioni di categoria sostengono che chiamare “hamburger” o “bistecche” alimenti vegetali (plant based) potrebbe trarre in inganno i consumatori e spingerli ad acquistare prodotti "lavorati" e "meno salutari". E che pertanto questa pratica dovrebbe essere vietata. A ottobre di quest'anno, però, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito il contrario, segnando una svolta in un dibattito, italiano ed europeo, profondamente inquinato. La Corte ha accolto il ricorso presentato da aziende e associazioni vegetariane francesi contro una legge del 2021 che vietava queste denominazioni stabilendo che “qualora non abbia adottato delle denominazioni legali, uno Stato membro non può impedire, mediante un divieto generale e astratto, ai produttori di alimenti a base di proteine vegetali di adempiere, mediante l’utilizzo di denominazioni usuali o descrittive, l’obbligo di indicare la denominazione di tali alimenti”. Questa decisione può avere effetti anche sull’Italia. Nel novembre 2023, infatti, è stato approvato un disegno di legge contenente restrizioni analoghe, oltre al più noto divieto alla produzione e vendita della cosiddetta “carne coltivata”.   Per comprendere meglio il motivo di questa battaglia da parte del settore zootecnico è necessario approfondire il cosiddetto meat sounding. Si tratta dell’utilizzo di termini tradizionalmente legati al mondo della carne come appunto “hamburger”, “salsiccia”, “bistecca” sulle etichette di prodotti plant based, in modo indipendente dal fatto che l’origine vegetale del prodotto sia evidenziata in modo esplicito.   A gennaio 2023 il Governo Meloni aveva presentato un disegno di legge che prevedeva il divieto alla produzione e all’importazione della “carne coltivata” e che conteneva un regolamento per vietare il meat suonding, poi approvato come detto a novembre dello stesso anno. Quel passaggio fu salutato con grande favore dai rappresentanti delle aziende zootecniche: “Accogliamo con favore questa importante decisione -aveva esultato all’epoca Serafino Cremonini, fresco presidente di Assocarni e membro del Cda del Gruppo Cremonini-. Si tratta di un passo decisivo per la tutela dell’intero comparto zootecnico in quanto la commercializzazione di prodotti a base vegetale, che utilizzano denominazioni usuali e descrittive riferite alla carne, può chiaramente indurre i consumatori italiani a pensare, erroneamente, che queste imitazioni siano sostituti uguali alla carne”.  Una preoccupazione che non sembra trovare alcun riscontro nei fatti. “Il pubblico italiano in realtà sa benissimo che cosa sta acquistando -spiega ad Altreconomia Claudio Pomo, responsabile sviluppo di Essere animali, associazione che si batte per i diritti degli animali-. Già nel 2020 un report dell’Ufficio europeo… [Leggi l'articolo]

Disastro della Caffaro di Brescia: dopo vent’anni, finalmente, “chi inquina paga”

Nel Paese dei furbi non sempre le ciambelle riescono col buco. E quello che è accaduto nei siti inquinati Caffaro di Brescia, Colleferro e Torviscosa è davvero clamoroso.  Il disastroso inquinamento da diossine, Pcb e altre sostanze tossiche di una parte della città di Brescia da parte dell’industria chimica Caffaro, com’è noto, fu “scoperto” il 14 agosto del 2001. Ora, dopo oltre vent’anni, un’importante sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 29 luglio 2024 dovrebbe porre fine alla furbata, tipicamente italiana, messa in atto da chi ai tempi controllava la Snia-Caffaro per sottrarsi agli oneri della bonifica. La Corte Ue, infatti, conferma la validità delle innovative e coraggiose sentenze d’appello del Tribunale civile di Milano, del 2019 e 2021, che condannavano la società LivaNova a versare al ministero dell’Ambiente 453.587.327,48 euro per le bonifiche dei tre Sin (Sito di interesse nazionale) Caffaro, di cui 249.985.948,46 euro per il Sin di Brescia.   Ma che cosa ha a che fare la multinazionale londinese di apparati biomedicali LivaNova Plc con la vecchia Snia-Caffaro, azienda chimica fallita da 15 anni? Per capirlo dobbiamo riavvolgere il nastro. La Caffaro, da tempo assorbita nella Snia, nel 2001 era controllata dalla finanziaria Hopa, costituita da esponenti della nuova finanza emergente passati alla storia per essersi definiti, appunto, “i furbetti der quartierino”. Hopa, scoperta la falla imprevista del gravissimo inquinamento prodotto da Caffaro, dopo aver tentato inutilmente di venderla, architettava un’operazione societaria che porterà a conclusione tra il 2003 e il 2004: Snia venne scissa in due società distinte, Snia-Caffaro, comparto chimico con i conti in rosso, da una parte, e Sorin, comparto biomedicale con circa 500 milioni di euro di attivo, dall’altra, ricollocate quindi separatamente in Borsa come nuove società il 2 gennaio 2004.  In questa operazione, cruciale per il tema di “chi inquina paga”, era facile prevedere un abbandono di Snia-Caffaro, oberata da deficit strutturale e dallo stato di grave inquinamento, su di un binario morto, che effettivamente la porterà alla liquidazione nel 2009, rendendola, quindi, insolvibile e incapace a far fronte al danno ambientale a suo tempo provocato. Mentre, invece, Sorin, di successo in successo, nel 2015, si fonderà con Cyberonics per formare la multinazionale LivaNova con sede a Londra.  Mesi prima della fatidica scissione, il 23 settembre 2003, i comitati ambientalisti chiedevano formalmente al Comune di Brescia di quantificare i danni subiti e segnalarli alla Consob deputata a vigilare sulle operazioni di… [Leggi l'articolo]

Caldaie e cucine “fossili” danneggiano il clima e la salute dei cittadini europei

L’utilizzo di sistemi di cottura e di riscaldamento domestico a combustione in Europa è un problema non solo per il clima ma anche per la salute dei consumatori. I fornelli e le caldaie a gas e a biomassa, infatti, sono più pericolosi delle alternative elettriche a causa dei rischi legati a incendi, guasti e avvelenamento da monossido di carbonio. In particolare il numero di vittime da questo tipo di intossicazioni nei Paesi dell’Est Europa è particolarmente elevato, pari a circa cinquemila o seimila persone (tre le 19,8 e le 23 vittime ogni milione di abitanti) solo nel 2021. Un numero paragonabile a quello delle vittime di incidenti stradali nell’Europa occidentale. È quanto riporta un’analisi pubblicata a ottobre dallo European environmental bureau (Eeb) insieme a Coolproducts, organizzazione europea che si impegna per la decarbonizzazione e la sostenibilità di elettrodomestici e dispositivi elettronici. Nonostante i rischi, le caldaie e i fornelli a combustione sono ampiamente diffusi in Europa. L'83% delle case europee si affida ancora a combustibili fossili e a tecnologie di riscaldamento e cottura a biomassa. Questo non influisce negativamente solo sui costi in bolletta ma fornisce anche un contributo sostanziale alle emissioni europee di gas serra e provoca un tasso allarmante di lesioni e decessi evitabili. Un settore che si mantiene anche attraverso abbondanti sussidi pubblici da parte dei governi Ue, nel 2022 hanno raggiunto la cifra complessiva di 3,2 miliardi di euro. “È impensabile che il denaro pubblico continui a essere investito in tecnologie di combustione che comportano rischi significativi per la salute pubblica all'interno delle case dei cittadini -ha dichiarato Davide Sabbadin, viceresponsabile delle politiche per il clima e l'energia di Eeb-. Investire in alternative pulite, rinnovabili e più economiche come il solare e le pompe di calore non è più un lusso, ma un imperativo morale per i politici”.  Come già accennato, il numero di incidenti legati a fornelli a combustibile è stato più alto nei Paesi dell’Europa orientale. La Polonia, ad esempio, è lo Stato con il maggior numero di decessi e ferimenti dovuti al riscaldamento a combustione. Il 27,6% degli incendi domestici accidentali nel Paese è dovuto a questo tipo di riscaldamento. Nel 2023, i vigili del fuoco polacchi hanno registrato 4.350 interventi, in cui 53 persone sono rimaste uccise a causa del monossido di carbonio e 1.468 sono rimaste intossicate. Una situazione simile si è registrata in Romania, dove nel 2022 ci sono stati… [Leggi l'articolo]

“Una spedizione lungo le acque agitate di un Mediterraneo in crisi profonda”

Dalla Tunisia infestata dai granchi blu alla bocca di Gibilterra da cui tutto origina; dai ciprioti che combattono con armi impari contro i pesci palla ai mazaresi che vanno in giro per il Canale di Sicilia a caccia del gambero rosso; dalla plastica che invade l’Egeo ai fertilizzanti che hanno fatto collassare il Mar Menor. In questi e tanti altri luoghi è stato il giornalista e scrittore Stefano Liberti per scrivere il libro “Tropico Mediterraneo”, pubblicato a settembre dagli Editori Laterza. Analizza i cambiamenti in atto nel Mediterraneo, il mare che si sta trasformando rapidamente con conseguenze importanti per le persone che vivono sulle sue coste. Liberti, quali sono i due principali cambiamenti che stanno avvenendo nel Mediterraneo? SL I mutamenti più evidenti sono l’innalzamento della temperatura del mare che produce anche dei cambiamenti importanti sulla terra, come l'intensificarsi sia di frequenza sia d'intensità degli eventi estremi. La temperatura più calda libera maggiore energia nell'atmosfera alla fine dei mesi estivi e questo scatena dei venti e delle piogge assolutamente straordinari, che però stanno diventando ordinari. I ricercatori dell’Enea, l’agenzia italiana per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, durante un’ondata di calore tra il maggio 2022 e lo stesso mese del 2023 hanno registrato delle temperature del mare fino a 4°C più elevate. L’aumento della temperatura e il cambio nella circolazione delle correnti producono un mutamento sostanziale nella composizione della flora e della fauna marina. È avvenuto un incremento esponenziale di specie aliene, ne sono state registrate circa 800, questo forse è l'aspetto più significativo di quanto il Mediterraneo si stia tropicalizzando. In tutto il bacino c'è una forte predominanza di pesci e di piante che provengono dall'Oceano Indiano e dal Mar Rosso e che quindi sono specie subtropicali, in particolare nell'area orientale che è più vicina al Canale di Suez, un punto d’entrata per queste specie. L’aumento degli eventi estremi, rappresentati dal termine medicane (crasi tra Mediterraneo e hurricane, uragano) e l’invasione di specie alloctone indicano che le caratteristiche del Mediterraneo sono drasticamente cambiate, ormai sembra un mare subtropicale. Il secondo capitolo si sposta nell'isole Kerkennah in Tunisia, “un microcosmo in cui si misurano tutte le contraddizioni e i malanni del Mediterraneo”. SL Le Kerkennah sono un luogo poco noto ma molto emblematico di cos’è il Mediterraneo e di cosa può diventare. In primis perché sono delle isole molto basse, il punto più alto è a 13… [Leggi l'articolo]