Mi sono sempre chiesta perché il PD in particolare non abbia mai preso posizione sulle guerre sia Israelo-Palestiese che Russo-Ucraina, uniformandosi completamente alle politiche statunitensi e della NATO. E non è la prima volta che veniamo coinvolti nelle guerre inseguendo l’America: la prima volta nel 1996 (sotto la guida D’Alema) fu contro la Serbia, contravvenendo alla nostra Costituzione che ripudia la guerra! In quell’occasione inoltre molti nostri militari si ammalarono gravemente o addirittura morirono per effetto dell’uranio impoverito di cui nulla si sapeva.
Anche in economia l’Italia si era appena aperta al capitalismo attraverso privatizzazioni e liberalizzazioni (la liquidazione dell’IRI fu emblematica), iniziate forse da Prodi o poco prima, per aderire all’Unione europea. Da notare che pure il nome fu cambiato: da Partito Comunista a Partito Democratico, esattamente come quello americano.
Oggi la Germania si è rivelata più saggia di altri Stati europei, rifiutandosi di inviare altre armi all’Ucraina, anche perché mandare armi a una delle due parti in guerra significa già di fatto prendere parte alla guerra. Anche la Spagna (paese socialista) ha riconosciuto la Palestina, cosa che evidentemente si può fare senza scandalizzare nessuno.
Oltretutto ai tempi di Kissinger gli Americani ci hanno avversato politicamente perché avevamo il Partito Comunista più importante d’Europa (URRS esclusa). L’America che nel secolo scorso ha dichiarato guerra a paesi di tutto il mondo, non si capisce perché debba continuare ad essere d’esempio!
Infine in tema di cittadinanza: lo ius soli essendo applicato in America viene ben visto dal Partito Democratico italiano in sostituzione delle restrittive norme italiane sulla cittadinanza. Tajani, di Forza Italia chiede invece lo “ius scholae”, per accelerare il processo di naturalizzazione dei figli di immigrati che vengono scolarizzati in Italia, non sarebbe più opportuno?
Il Partito Democratico e l’America
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